Ragazzo 19enne rischia la vita dopo un infortunio a calcetto: l’appello di Salvatore è virale

Si chiama Salvatore Pezzano, ha 19 anni e rischia di morire a causa di un infortunio patito mentre giocava a calcetto in oratorio. A rendere nota la sua incredibile vicenda è stato lui stesso, tramite un appello su Facebook e Instagram diventato virale in poche ore: oltre 22mila condivisioni sul social network di Zuckerberg, ancora di più attraverso i numerosi post pubblicati su Instagram, dove ha inserito anche il referto medico che lo riguarda per rispondere a chi metteva in dubbio la sua storia. Il calvario di Salvatore, un ragazzo milanese, è iniziato lo scorso 2 maggio nel più banale dei modi: un avversario gli ha fatto un fallo mentre giocavano a pallone e gli è franato da dietro sulla schiena: "Ho subito una lussazione sterno claveare (destra) – ha spiegato il giovane nel suo appello – la clavicola si è spostata nello sterno, è rarissima, colpisce solo l’1% delle lussazioni totali, questa lussazione ha causato gravi conseguenze sul mio corpo, la spalla si è chiusa e la scapola dietro è completamente uscita, oltre a portarmi problemi di respirazione e continui dolori legati alle postura e alla posizione anomala della clavicola".
Da allora Salvatore ha iniziato a fare il giro degli ospedali, sia milanesi sia all'estero, per trovare un dottore disponibile a operarlo. Il motivo della ritrosia dei medici è dovuto alla complessità dell'intervento: "Nessuno se la sente di fare questo intervento perché è rischiosissimo, oltre ad essere rarissimo, ci saranno 10 casi in tutta Italia… mi spiegheró meglio: la clavicola si è insaccata all’interno dello sterno, vicino all’arco aortico (a soli 7mm) e altri vasi sanguigni e strutture importanti, c’è L’ALTO RISCHIO DI MORTE o di perdere la mobilità del braccio legati all’intervento, ma rimanere in queste condizioni essendosi posizionata la clavicola a soli 7 millimetri dall’aorta è altrettanto grave, in quanto basta un brutto colpo e ci rimango secco, non essendo salda in questa posizione".
In tanti hanno risposto al suo appello, dandogli consigli
Insomma, Salvatore si trova in un vicolo cieco: non può correre il rischio di rimanere in questa situazione perché la clavicola potrebbe recidere l'aorta, ma al tempo stesso nessuno vuole operarlo. Da qui l'appello sui social network: "Ho speranza perché chi la perde è morto! Potrei passare il tempo a piangermi addosso o chiedermi perché è successo proprio a me ma non fa per me…Partendo dal principio che non sono il genere di persona che si piange addosso per le cazzate o che scrive i propri problemi sui social, lancio questo appello perché penso si tratti ormai per me dell’ultima spiaggia..l’aiuto di tutti – ha scritto il ragazzo lo scorso 18 luglio – Quello che volevo chiedere a tutti coloro che leggeranno questo post è di aiutarmi a condividere questo messaggio nella speranza che arrivi a qualcuno che ha subito questo tipo di infortunio ed è riuscito a risolverlo o a qualche medico/ chirurgo che per caso ha operato questo tipo di caso,o a qualcuno di importante che mi aiuti a diffondere il messaggio… dato che non le mie forze e quelle della mia famiglia non riusciamo a trovare soluzioni dopo aver cercato tanto…grazie a tutti coloro che mi daranno una mano, e ricorda tu che leggi che è successo a me così come poteva succedere a chiunque altro, ricordati di non voltare mai le spalle al prossimo che ha bisogno d’aiuto!".
In tantissimi hanno risposto al suo appello, suggerendogli medici e strutture alle quali rivolgersi. Ad aiutare il ragazzo e la sua famiglia, come spiegato dal "Corriere della sera", è in particolar modo il professor Alessandro Castagna, dell'Humanitas di Milano, uno dei maggiori esperti di patologie della spalla e del loro trattamento con tecniche chirurgiche a cielo aperto e in artroscopia. Il professore sta cercando colleghi, anche all'estero, che possano affrontare un'operazione così rischiosa: al momento non è ancora stato trovato, ma Salvatore e la sua famiglia non demordono.