Ragazzine con ferite e tagli sulle braccia a Como: l’insegnante dà l’allarme ai genitori

Tre ragazzine di 12 e 13 anni, che frequentano una scuola media in provincia di Como, sono state segnalate da un'insegnante ai genitori per evidenti segni di autolesionismo. Le ragazzine, come riporta il quotidiano "Il Giorno", da alcuni giorni presentavano ferite e tagli superficiali sulle braccia. Segnali difficili da cogliere, ma che non sono sfuggiti allo sguardo attento di una loro insegnante. La professoressa è riuscita a parlare con le adolescenti, convincendole a confessarsi. Successivamente ha parlato con i genitori delle ragazzine, che si sono mostrati molto sorpresi: non si erano accorti di nulla, come avviene spesso in questi casi.
Le tre ragazzine, tutte amiche tra loro, stavano scivolando sempre di più nel baratro dell'autolesionismo. Avevano iniziato a praticarsi piccoli tagli sulle braccia: ferite superficiali, che potevano però rappresentare solo il primo passo verso qualcosa di più pericoloso. Lo sguardo attento della loro insegnante ha evitato che il vortice dell'autolesionismo le inghiottisse: non si sa se le tre siano state coinvolte nel fenomeno noto come "Blue whale", diffuso tra i giovanissimi sul web ma sulla cui veridicità e reale portata ci sono molti dubbi (c'è chi sospetta che si tratti di una fake news). Di certo, nel caso delle tre adolescenti i segnali di autolesionismo (conosciuti anche prima che si parlasse di "Blue whale", basti pensare alla sottocultura "emo") erano reali e pericolosi. Per approfondirne la causa è probabile che i tre casi saranno segnalati alle forze dell’ordine e alla Procura: l'importante è comunque che le tre ragazzine siano state salvate in tempo dall'intervento dell'attenta insegnante.