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Ragazzi uccisi dopo una lite in discoteca, l’investitore tornerà in carcere

Il tribunale del Riesame ha ribaltato la decisione del gip, che aveva concesso i domiciliari a Matteo Scapin, il 33enne accusato di aver investito Luca Carissimi e Matteo Ferrari, 18 e 21 anni, dopo una serata alla discoteca Setai di Orio al Serio.
A cura di Enrico Tata
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Luca Carissimi e Matteo Ferrari
Luca Carissimi e Matteo Ferrari

Dovrà tornare in carcere Matteo Scapin, accusato di aver travolto e ucciso Luca Carissimi e Matteo Ferrari dopo una serata alla discoteca Setai di Orio al Serio. Così hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame, che hanno accolto la richiesta dei pm contraria al parere del gip, che aveva invece concesso gli arresti domiciliari. In più, sempre per il gip, il tragico incidente dello scorso 4 agosto non è un caso di omicidio volontario, ma di omicidio colposo stradale e omissione di soccorso. Il Riesame ha ribaltato la prima decisione, ma Scapin probabilmente farà ricorso alla Corte di Cassazione.

La morte di Matteo Ferrari e Luca Carissimi

Tutto sarebbe nato da un litigio iniziato all'interno della discoteca. All'origine del diverbio, forse sono stati alcuni apprezzamenti da parte di Carissimi e Ferrari, 18 e 21 anni, alla fidanzata di Scapin. La lite sarebbe iniziata  e proseguita poi all'esterno del locale. I tre si sono incontrati nuovamente lungo la strada provinciale, con i ragazzi che erano in sella a uno scooter. Carissimi è morto praticamente sul colpo, mentre Ferrari dopo due giorni di ricovero all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il pm Raffaella Latorraca aveva accusato Scapin di duplice omicidio volontario, ma il gip ha modificato l'accusa, in seguito all'interrogatorio del 33enne di Curno, in omicidio stradale con omissione di soccorso. Secondo il giudice, infatti, Scapin non voleva uccidere i due ragazzi. "Ho sentito un botto e sono andato nel panico, non volevo uccidere", avrebbe dichiarato l'uomo nel corso dell'interrogatorio sostenuto in carcere. Per queste motivazioni il gip aveva disposto la scarcerazione del ragazzo, decisione ribaltata, come detto, dal tribunale del Riesame.

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