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Ragazza stuprata e picchiata a Monza: fermato il presunto responsabile

Una ragazza nigeriana, richiedente asilo, sarebbe stata stuprata e picchiata da un connazionale a Monza. A denunciare la violenza è stata la stessa giovane, che era stata avvicinata dall’uomo nel sottopasso della stazione e si era lasciata convincere a seguirlo, pensando che volesse aiutarla. Il presunto stupratore è stato fermato dalla polizia dopo una rapida indagine.
A cura di Francesco Loiacono
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Una ragazza nigeriana, in Italia come richiedente asilo, sarebbe stata stuprata e picchiata da un connazionale a Monza. La violenza, di cui ha dato notizia il quotidiano "Il Giorno", risale allo scorso 15 gennaio: dopo una rapida indagine da parte della polizia il presunto violentatore è stato fermato ed è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. A denunciare quanto accaduto è stata la stessa ragazza, che risiede in un centro d'accoglienza. La giovane lo scorso 15 gennaio è stata avvicinata dal connazionale mentre si trovava nel sottopasso della stazione. Dovendo andare a fare delle compere urgenti, la ragazza si è fidata del connazionale e ha deciso di seguirlo, confidando nel fatto che l'uomo volesse aiutarla. In realtà, però, il connazionale ha portato la ragazza in una zona a lei sconosciuta. Poi, approfittando del fatto che nel frattempo fosse calata la sera, l'ha trascinata in un edificio abbandonato dove è avvenuta la violenza sessuale, accompagnata anche da percosse.

La ragazza è riuscita a scappare dal suo aguzzino

Subito dopo lo stupro, secondo quanto raccontato dalla vittima alla polizia, il suo violentatore ha cercato di portarla con sé, probabilmente con l'intenzione di abusarne nuovamente. Giunti nei pressi di un giardinetto che la richiedente asilo conosceva, la ragazza ha però trovato il coraggio di scappare, riuscendo poi a tornare alla stazione. Qui la giovane si è recata nel commissariato e ha denunciato quanto accaduto, facendo scattare le indagini. In pochi giorni il presunto responsabile è stato individuato e fermato. Adesso, se saranno provate le sue colpe, dovrà risponderne davanti alla legge.

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