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Quattro chili di cocaina nel caffè in polvere: arrestata a Linate corriera della droga di 22 anni

Una donna di 22 anni proveniente dalla Colombia è stata arrestata all’aeroporto di Linate per traffico internazionale di droga. Nel suo zaino i finanzieri hanno trovato quattro chili di cocaina nascosti in sette involucri mescolati a caffè in polvere per confondere i cani antidroga. La giovane, che lavorava in Argentina come commessa in un supermercato, è stata condotta nel carcere di San Vittore.
A cura di Simone Gorla
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Viaggiava con quattro chili di cocaina nascosti tra i vestiti, mescolati con caffè in polvere per confondere i cani antidroga. I militari della guardia di finanza di Linate hanno arrestato una donna di 22 anni, proveniente dalla Colombia e sequestrato il carico di droga. Originale il metodo di occultamento: le buste sottovuoto erano impregnate di caffè in polvere per cercare di confondere il fiuto dei cani antidroga della finanza. La presunta corriera della droga è stata portata nel carcere milanese di San Vittore.

Da commessa in un supermercato a corriera della droga

I finanzieri ed i doganieri di Linate hanno sottoposto la passeggera, in arrivo dalla Colombia via Francoforte, a un controllo doganale avviato in seguito all'analisi delle liste dei passeggeri, attraverso lo studio delle tratte percorse. Dopo avere ritirato i propri bagagli da stiva, stava dirigendosi verso l'uscita quando i militari l'hanno fermata per gli approfondimenti del caso. La donna ha cercato in un primo momento di evitare in tutti i modi che i militari mettessero le mani nel bagaglio, un atteggiamento che ha suscitato ulteriori sospetti. All'interno del suo zaino da trekking, nascosti tra gli indumenti, sono stati trovati sette involucri contenenti la sostanza stupefacente. La donna ha poi raccontato di aver conosciuto in Argentina, dove lavorava come commessa in un supermercato, un gruppo di colombiani che l'hanno convinta a compiere il viaggio con il carico nascosto tra gli effetti personali.

Arrestato un venezuelano con 103 ovuli di cocaina in pancia

Il sequestro arriva a pochi giorni dall’arresto di un ovulatore, bloccato mentre transitava dall'aeroporto milanese. Un 21enne venezuelano, proveniente dalla Guyana francese e appena sbarcato da un volo proveniente da Parigi, aveva insospettito i finanzieri che lo avevano sottoposto a una lastra. L'esame aveva svelato la presenza nell'addome del viaggiatore di 103 ovuli di cocaina purissima, per un totale di un chilo e trecento grammi.

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