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Pubblicità sessista a Milano: Pandora rimuove il cartellone e lo sostituisce con uno nuovo

Dopo le polemiche per una pubblicità giudicata sessista apparsa nella metropolitana di Milano, l’azienda di gioielli Pandora ha deciso di rimuovere il cartellone incriminato sostituendolo con un altro.
A cura di Francesco Loiacono
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Dietrofront di Pandora dopo le polemiche per una pubblicità giudicata sessista apparsa nella metropolitana di Milano. L'azienda danese produttrice di gioielli, che si era già scusata per il precedente messaggio specificandone in una nota il significato, ha deciso di rimuovere il cartellone incriminato sostituendolo con un altro che non si presta ad alcuna polemica. E così, nella metro di Milano, al posto del cartellone incriminato è apparso un altro con la scritta: "Il regalo più bello è quello donato con un sorriso".

Il precedente cartellone di Pandora

A segnalare il dietrofront dell'azienda è stata la consigliera del Pd a Palazzo Marino Diana De Marchi, che è anche presidente della commissione Pari opportunità del Comune: "Missione compiuta: ecco il nuovo manifesto di Pandora nel Mezzanino della metropolitana – ha scritto la De Marchi su Facebook pubblicando una foto della nuova pubblicità – Grazie alle amiche che mi hanno segnalato il pessimo manifesto precedente". La De Marchi era stata tra coloro che si erano battuti per far rimuovere il precedente manifesto pubblicitario, che concentrava nel claim molti stereotipi sull'universo femminile nell'intenzione – secondo l'azienda – di sovvertirli: "Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora. Secondo te cosa la farebbe felice?", era la frase incriminata.

Il precedente cartellone
Il precedente cartellone

Le scuse dell'azienda

Dopo le polemiche Pandora era intervenuta più volte sul profilo Facebook italiano per spiegare il significato del cartellone, quello che i pubblicitari definirebbero il concept: "La nostra intenzione era quella di strizzare l'occhio ad alcuni stereotipi che tutte noi conosciamo in maniera ironica e giocosa, assolutamente non offensiva, con il desiderio di regalarvi un sorriso. In realtà abbiamo visto che estrapolati dal loro contesto alcuni passaggi di questa comunicazione hanno generato interpretazioni opposte al nostro intento, quindi ci scusiamo con tutte coloro che si sono sentite toccate nella loro sensibilità". Adesso il dietrofront, che spegne definitivamente le polemiche.

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