Protesta dei facchini di Leroy Merlin, occupata la sede di Rozzano: “Azienda fondata sullo sfruttamento”
Protesta di alcuni lavoratori contro la multinazionale francese Leroy Merlin. Una trentina di persone, aderenti all'Unione sindacale di base della Lombardia, ha occupato questa mattina la sede della multinazionale a Rozzano, vicino Milano, dopo aver scavalcato i tornelli. I motivi della protesta, secondo quanto reso noto dall'Usb su Facebook, sono il licenziamento di tre operai e la denuncia delle condizioni di lavoro all'interno del polo logistico di Castel San Giovanni, nel Piacentino, definite "da caporalato". La protesta è iniziata attorno alle 11, quando i lavoratori, tutti impiegati come facchini, si sono chiusi all'interno della palazzina N chiedendo di poter incontrare i vertici dell'azienda. I manifestanti hanno srotolato all'interno degli uffici uno striscione che recitava: "Leroy Merlin, una multinazionale fondata sullo sfruttamento". La protesta ha dato i propri frutti: l'azienda ha infatti dato la sua disponibilità a incontrare i lavoratori per discutere dei temi al centro della maniifestazione, motivo per cui l'occupazione della sede è stata interrotta e gli uffici sono stati liberati.