Prostituzione minorile a Milano, 9 arresti: anche padri di famiglia

Imprenditori, operai, commercianti e anche molti padri di famiglia. Questi i profili delle nove persone arrestate questa mattina tra le province di Milano e Pavia con l'accusa di prostituzione minorile. Secondo quanto emerso dalle indagini, condotte dalla sezione indagini telematiche del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano e coordinate dal magistrato Andrea Fraioli, gli indagati – due finiti in carcere e sette ai domiciliari – facevano parte di un maxi giro di prostituzione minorile che coinvolgeva diversi ragazzini del Milanese.

I ragazzini si prostituivano per pochi euro

Tutto è iniziato circa un anno fa, quando durante un controllo dei carabinieri di Lainate un 12enne venne sorpreso in macchina con uno degli indagati. Da allora riscontri investigativi giudicati "inconfutabili" hanno accertato come il giro di prostituzione minorile fosse alimentato sia dalla pubblicazione di annunci online, principalmente da parte degli stessi minori, sia dalla frequentazione di siti internet e piattaforme web di incontri da parte degli adulti, che erano consapevoli della minore età delle vittime. Gli adescamenti avvenivano su siti di incontri per persone omosessuali, tra i quali "PlanetRomeo".

I ragazzini coinvolti nel giro erano quattro, tra cui due sudamericani e un italiano, tutti di età compresa tra i 12 e i 17 anni all'epoca dei fatti contestati. "Versavano in una situazione di disagio sociale, economico ed esistenziale", secondo quanto scritto dal giudice per le indagini preliminari Livio Cristofano nell'ordinanza di custodia cautelare e si prostituivano "in maniera spiccatamente professionale", spesso per elevare le proprie condizioni economiche e di vita: le prestazioni sessuali con uomini anche di età matura venivano ricompensate con cifre dai 50 ai 100 euro, ma anche in cambio di occhiali, vestiti di marca e smartphone.

Gli arrestati sono tutti italiani, dai 30 ai 60 anni: tra loro soggetti recidivi, ma anche incensurati ed insospettabili: dall’imprenditore all’operaio, dal commerciante al libero professionista, anche padri di famiglia. Oltre agli arresti, nel corso dell'operazione sono state eseguite perquisizioni locali nei confronti di altre quattro persone.