Processo Corona, un consulente: “Fabrizio guadagnava 135mila euro in nero al mese”

Centotrentacinquemila euro in nero ogni mese, tra novembre 2015 e luglio 2016. Questi, calcolatrice alla mano, i guadagni di Fabrizio Corona secondo un consulente in materie fiscali, Andrea Perini, ascoltato dalla difesa dell'ex fotografo dei vip al processo in corso a Milano. Secondo l'esperto, che è uno dei 190 testimoni prodotti dalla difesa di Corona, Fabrizio in soli nove mesi ha guadagnato più di 1 milione e 200mila euro in nero. Di questi, 883mila sarebbero frutto di serate in discoteca ed eventi analoghi ai quali il fotografo partecipava come ospite o testimonial.
Il debito col Fisco era di 9 milioni di euro
I numeri citati dal fiscalista rendono l'idea di quanto Corona fosse "una macchina da soldi", come lui stesso ha affermato in altre udienze del processo. L'esperto fiscale avrebbe poi chiarito che le cifre si riferiscono solo ai compensi in nero di cui lo stesso Corona aveva tenuto traccia nei suoi appunti manoscritti. Perini ha anche quantificato il debito accumulato da quello che un tempo era il "re dei paparazzi" col Fisco italiano: 9 milioni di euro, dei quali 3,5 sono "imposte non pagate e contravvenzioni per violazioni del codice della strada" e il resto "sono sanzioni, interessi e more".
Corona: "Aspettavo momento giusto per dichiararli"
Corona, in carcere dallo scorso 10 ottobre e imputato per intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione, ha reso dichiarazioni spontanee per sostenere quella che, da sempre, è la sua linea difensiva: "Chi vuole fare nero prende i soldi e li porta via, all'estero. Io invece ho conservato i miei soldi e aspettavo il momento giusto per dichiararli. Cosa che non mi è stato permesso di fare". Una parte dei suoi soldi, in realtà, Corona l'aveva portata all'estero: circa 800mila euro, sequestrati in due cassette di sicurezza a Innsbruck, in Austria. Un altro tesoretto, circa 1,7 milioni di euro in contanti, era stato sequestrato dagli investigatori nel controsoffitto dell'abitazione di una collaboratrice di Corona, Francesca Persi, coimputata nel processo.