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Processo Corona, i clienti chiamati a testimoniare: “Soldi in nero per pubblicità ed eventi”

Sfilata di clienti di Fabrizio Corona al processo in corso a Milano contro l’ex re dei paparazzi. I testimoni hanno affermato di aver pagato migliaia di euro, buon parte in nero, per contrattare la partecipazione di Corona a eventi promozionali per le proprie attività commerciali o professionali.
A cura di Francesco Loiacono
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Da dove arrivano i soldi, 2,6 milioni di euro, che hanno messo nei guai Fabrizio Corona? Lo si sta cercando di capire nel processo in corso a Milano a carico dell'ex re dei paparazzi, in carcere dallo scorso 10 ottobre, e della sua collaboratrice Francesca Persi, ai domiciliari. Secondo l'accusa, i soldi – sequestrati in parte nel contosoffitto dell'abitazione della Persi e in parte in due conti correnti in Austria – hanno una provenienza illecita. Corona è per questo accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione.

I legali dell'ex fotografo dei vip, al contrario, hanno sempre sostenuto che si tratti dei compensi "in nero" incassati da Corona per gli eventi ai quali ha partecipato come testimonial: inaugurazioni di locali e discoteche, "comparsate" in bar e altri esercizi commerciali. Soldi sui quali Corona era pronto a pagare le tasse.

La sfilata dei clienti di Corona e i pagamenti in nero

Questa mattina nell'aula della prima sezione penale del tribunale di Milano hanno sfilato in qualità di testimoni – la difesa ne ha prodotti 190 – proprio alcuni dei clienti di Corona e della società a lui riconducibile, la "Atena srl". I testi si sono avvicendati raccontando di fronte ai giudici di aver versato somme variabili all'ex re dei paparazzi, una parte dei quali sempre in nero.

La prima a testimoniare è la proprietaria di un negozio di abbigliamento in Brianza. Ha pagato Corona, sempre in nero, per farlo andare nel suo negozio: "L’evento è andato bene, ma purtroppo sul lavoro non ha avuto ricadute positive". Un racconto simile è stato fatto dal titolare di una società di eventi, che ha contrattato con Corona 45 minuti del suo tempo per una breve apparizione ai Magazzini generali di Milano (una nota discoteca). In questo caso 600 euro sono stati versati tramite bonifico e duemila contanti senza fattura. Non è a quanto pare una novità: già la trasmissione tv "Le Iene" aveva documentato come questa del pagamento "misto" – una parte regolare e un'altra in nero – sembrasse essere una prassi per chi voleva contrattare una "ospitata" con Corona.

Tra gli altri testimoni, sono comparsi un odontoiatra che ha pagato "10mila euro per la pubblicità al mio studio con visite di celebrità e altro" e un agente di commercio che aveva stipulato un contratto da 13mila euro con la società Atena affinché divulgasse, tramite Corona, la sua immagine sui social network.

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