Primo caso di Zika in Lombardia: ricoverata una 34enne di ritorno dalla Giamaica
È una donna di 34 anni, residente vicino Monza, la prima lombarda a essere stata infettata col virus Zika. La 34enne, non in stato di gravidanza, ha accusato i primi sintomi del virus al rientro da un suo viaggio in Giamaica, uno dei Paesi a rischio contagio. Una sintomatologia fortunatamente lieve: la donna ha avvertito febbre, astenia e lesioni cutanee, ma dopo un ricovero di tre giorni all'ospedale San Gerardo di Monza è già tornata a casa. Adesso, come riporta il quotidiano "La Repubblica" che ha dato la notizia, dovrà rimanere per due settimane isolata in casa e dovrà astenersi dai rapporti sessuali per un mese, al fine di evitare di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.
I medici: "Escluso il contagio"
A diagnosticare il primo caso lombardo di Zika, un virus particolarmente pericoloso soprattutto per la salute dei feti nelle donne incinte, è stato il laboratorio di Microbiologica clinica, Virologia e bio-emergenza dell'Ospedale Sacco di Milano, uno dei laboratori più all'avanguardia in Italia per il trattamento delle malattie infettive. La struttura diretta da Maria Rita Gismondo ha ricevuto le provette dal San Gerardo e, dopo le analisi, ha emesso il verdetto. Una diagnosi che non deve però spaventare: secondo il direttore del reparto Malattie infettive del San Gerardo, Andrea Gori, che ha curato la paziente, lo sviluppo di altri casi è escluso: "La trasmissione della malattia può avvenire solo attraverso la puntura di una zanzara tigre infetta, oppure attraverso rapporti sessuali non protetti. La paziente è stata ricoverata e mantenuta in isolamento, pertanto non rappresenta alcun pericolo".