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Primo caso di influenza aviaria nel Lodigiano: abbattuti 24mila esemplari

È stato colpito un allevamento di selvaggina a Zelo Buon Persico, che è stato posto sequestro dopo l’abbattimento di migliaia di fagiani e persici. Tuttavia, il ceppo riscontrato, l’H5N8, non è pericoloso per l’uomo, ma estremamente dannoso per il settore.
A cura di Ida Artiaco
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Primo caso di influenza aviaria nel Lodigiano, precisamente in un allevamento di selvaggina a Zelo Buon Persico, dove sono stati abbattuti nelle ultime ore circa 24mila esemplari, tra fagiani e pernici. A riferirlo è l'Agenzia di tutela della salute della Città Metropolitana, come riporta anche l'Ansa. La decisione è stata presa dopo che lo scorso 18 agosto il Dipartimento veterinario dell’Ats aveva inviato alcuni capi morti nel territorio zelasco all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna per i controlli. Lo stesso allevamento, dopo che il sospetto di contrazione del virus è diventato concreto, è stato immediatamente posto sotto sequestro.

È questa la trentunesima allerta dall'inizio dell'anno per influenza aviaria ad alta patogenicità in Italia, ma del primo caso in provincia di Lodi, che ha colpito l'area all'interno della quale erano ospitati in totale 21mila fagiani, duemila pernici e 400 anatre germanate. Solo il 5 agosto scorso, nella vicina provincia di Pavia, era risultato infetto un allevamento di 965 oche da carne. Si sottolinea, tuttavia, che il ceppo riscontrato nell’allevamento zelasco – l'H5N8 – non è pericoloso per l'uomo, ma estremamente dannoso per gli allevamenti e circola in tutta Europa dal 2016. Al momento, le zone più colpite restano tuttavia in Italia quelle di Mantova e Verona.

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