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“Prima” della Scala senza Renzi e Napolitano, ma il Fidelio arriva in piazza

Il Presidente della Repubblica e il premier saranno assenti il 7 dicembre per la Prima della Scala: non accadeva dagli anni ’60. In compenso, grazie a maxischermi allestiti in varie parti di Milano e anche oltreconfine, il Fidelio di Beethoven sarà visibile a tutti gli appassionati.
A cura di Francesco Loiacono
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Alla fine non ci saranno né il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, né il presidente del Consiglio Matteo Renzi. La "Prima" del teatro alla Scala, in programma il 7 dicembre a Milano, registrerà la doppia assenza istituzionale per la prima volta dagli anni '60. Se l'assenza di Napolitano era stata ampiamente annunciata, quella del premier suona più come una sorpresa. A "difendere" lo Stato ci penserà il presidente del Senato Pietro Grasso, mentre come sempre sarà nutrito il parterre per quel che riguarda le istituzioni regionali e locali: dal governatore della Lombardia Roberto Maroni al sindaco di Milano Giuliano Pisapia l'elenco è molto lungo. Non mancherà nemmeno il gotha dell'economia e della finanza italiana e mondiale: sono attesi la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, il senatore Mario Monti, i banchieri Giovanni Bazoli, Corrado Passera e Federico Ghizzoni, l'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Come sempre, poi, davanti al teatro sfileranno vip e starlette, in cerca forse più di visibilità mediatica che di cultura.

Il Fidelio arriva in piazza e persino a Parigi

Tutti quelli che vorrebbero invece semplicemente godersi il Fidelio di Beethoven – dieci milioni gli spettatori previsti – oltre che in diretta su radio e tv, lo potranno fare in tutte le postazioni allestite dal Comune di Milano, nell'ambito dell'iniziativa "Fidelio in città". Quattordici sono le sedi dove si potrà assistere gratuitamente alla Prima, a partire dalle ore 18. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, salvo dove diversamente indicato. Tra le postazioni ci sarà anche il carcere di San Vittore, ma quest'anno l'esperimento della "Prima diffusa", portato avanti con successo dal Comune, oltrepasserà i confini milanesi per arrivare persino a Parigi, in un teatro sugli Champs Elysées. Per chi se lo potesse permettere, restano ancora decine di biglietti disponibili. Per gli altri, un'alternativa, sicuramente più economica, è rappresentata dal web: previsto infatti lo streming sul sito del Teatro alla Scala, che quest'anno offrirà anche un inedito "dietro le quinte".

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