Presunto caso di violenza sessuale a Milano, la famiglia di una 17enne: “Stuprata durante una festa”

Presunto caso di violenza sessuale a Milano. I poliziotti dell'Ufficio prevenzione generale della questura stanno indagando su un episodio che sarebbe avvenuto lo scorso sabato in un'abitazione in via Palmieri, al quartiere Stadera. Il condizionale è d'obbligo perché al momento sono molti i punti poco chiari nella vicenda. La vittima della violenza sarebbe una ragazza sudamericana di 17 anni: lo scorso weekend ha partecipato a una festa in casa nel corso della quale sarebbe stato consumato molto alcol. In quella circostanza la ragazza sarebbe stata violentata da un coetaneo originario di El Salvador. La mattina di domenica 9 giugno, attorno alle 11, la ragazza è stata soccorsa da un'ambulanza inviata dall'Azienda regionale emergenza urgenza e trasportata in codice verde alla clinica Mangiagalli, dove sono stati effettuati gli esami per accertare l'avvenuta violenza. Non è stata però la ragazza a denunciare l'episodio, né ha raccontato agli investigatori cosa è accaduto quella notte: a segnalare il presunto caso di stupro, sempre la mattina seguente alla festa incriminata, sono stati infatti alcuni famigliari della giovane. Sul caso, adesso, proseguono le verifiche della polizia, che comunque era intervenuta con alcune pattuglie in via Palmieri domenica mattina.
In Lombardia aumentano le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza
La notizia della presunta violenza sessuale arriva proprio nella giornata in cui l'assessore alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità della Regione Lombardia, Silvia Piani, ha resi noti i dati relativi alle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza regionali nel 2018. I dati che emergono emergono dalla quarta Relazione annuale "La violenza contro le donne in Lombardia" sono purtroppo in aumento, ma testimoniano anche una crescente emersione e sensibilizzazione rispetto al fenomeno. Lo scorso anno sono state 11.323 le vittime di abusi e intimidazioni che si sono rivolte ai 50 centri antiviolenza regionali. L'assessore ha però precisato che i nuovi contatti del 2018 sono stati 6.646, rispetto ai 5.892 casi del 2017.