Preso il secondo killer di Antonio Deiana: ucciso e seppellito sotto una colata di cemento
È il 20 luglio del 2012 Antonio Deiana scompare nel nulla. La scorsa estate, a sei anni di distanza comincia a emerge la verità: il killer confessa di averlo ucciso a coltellate e poi seppellito sotto una colata di cemento a Cinisello Balsamo, in una palazzina al civico 12 di via Lanfranco La Pila. Il suo assassino, Luca Sanfilippo, e Antonio stavano aspettando di acquistare una partita di droga, poi il litigio sfociato nell'omicidio. Un caso di lupara bianca nel cuore del Nord Italia, un regolamento di conti di ‘ndrangheta nell'hinterland di Milano dove ormai la mafia calabrese ha messo radici da decenni.
Ieri sera è stato arrestato anche il complice di Sanfilippo, un 44enne residente a Monza, anche lui sarebbe interno al mondo del traffico di stupefacenti e già dal 2015 era ritenuto fortemente sospettato per l'omicidio. Ad eseguire l'arresto gli agenti delle Squadre Mobili delle Questure di Milano e di Como e del Commissariato Greco Turro.
Tre anni prima, nel 2009, era scomparso anche il fratello di Antonio Deiana, Salvatore, ucciso e ritrovato in un bosco solo nel 2015. Anche in questo caso si trattò di un regolamento di conti, anche in questo caso l'omicidio si consuma a colpi di coltello. Sono ancora molti i punti da chiarire nei sanguinosi omicidi dei due fratelli, tracce che portano nel cuore del potere economico della ‘ndrangheta: il traffico di cocaina.