53 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Presa in Spagna la giornalista “regina delle truffe”: ha guadagnato 6 milioni con finti viaggi

Una donna di 53 anni, Emilia Anna Maria Ursillo, è stata arrestata dai carabinieri nel centro di Madrid, in Spagna. Ha alle spalle una condanna definitiva a cinque anni, oltre a una serie sterminata di denunce per truffa. La donna, latitante dal 2014, è considerata la “regina” nel campo dei raggiri: avrebbe accumulato illecitamente dai 5 ai 6 milioni di euro proponendo a ignari viaggiatori finti pacchetti turistici. Ufficialmente la 53enne era iscritta all’ordine dei giornalisti della Lombardia.
A cura di Francesco Loiacono
53 CONDIVISIONI
(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Cinquantatré anni, giornalista pubblicista iscritta all'albo della Lombardia e di professione operatrice turistica. Almeno stando alla sua carta d'identità. Perché in realtà Emilia Anna Maria Ursillo, la donna arrestata tre giorni fa dai carabinieri in Spagna, era una truffatrice. Ma non una qualsiasi: la "regina delle truffe di viaggio". Questo il soprannome che si era guadagnata sulla pelle (e sulle vacanze) delle centinaia di persone che ha raggirato nel corso della sua "carriera", offrendo loro pacchetti per vacanze in realtà inesistenti. Con il meccanismo delle caparre, raccolte accreditandosi come finta promoter turistica, la donna nel corso degli anni avrebbe guadagnato illecitamente dai cinque a i sei milioni di euro. Soldi poi spesi in giro per il mondo, tra hotel di lusso e viaggi in business class. Una delle truffe più eclatanti era stata compiuta nel 2008, quando 130 ignari viaggiatori si erano presentati al porto di Napoli credendo di doversi imbarcare su una nave della Achille Lauro Travel. Solo allora si erano però resi conto che della fantomatica prenotazione non c'era traccia: il raggiro aveva fruttato alla donna circa 210mila euro.

A gennaio del 2018 la donna era stata condannata in via definitiva dalla Cassazione a cinque anni di carcere. Ma già da quattro anni la Ursillo era latitante. Si era trasferita da tempo in Spagna, dove grazie ai suoi modi gentili aveva "esportato" la sua attività fraudolenta, utilizzando false identità. A tradirla è stata però una bolletta intestata a suo nome (quello vero) e relativa a un appartamento nel centro di Madrid: è lì vicino che la mattina del 24 luglio i carabinieri della sezione Catturandi guidati dal capitano Marco Prosperi e i colleghi spagnoli della sezione "Fuggitivos" l'hanno bloccata, mentre con la sua valigetta 24 ore si apprestava a iniziare una nuova giornata di "lavoro". La donna si trova ora in carcere a Madrid, in attesa di estradizione. Oltre alla condanna a cinque anni, si ritroverà ad affrontare decine di processi con l'accusa di truffa, per raggiri commessi in Italia e Spagna.

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views