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Covid 19

Pio Albergo Trivulzio, il virologo Pregliasco nominato supervisore scientifico

Il virologo Fabrizio Pregliasco è stato nominato quale nuovo supervisore scientifico del Pio Albergo Trivulzio. Dopo l’effettuazione di tamponi sugli anziani ospiti della struttura, e i rispettivi risultati, il Pat è stato diviso in zone differenti all’interno delle quali rispettivamente si trovano pazienti positivi al Coronavirus e pazienti non positivi. Una terza area è stata adibita a tutti coloro che presentano sintomi simil influenzali.
A cura di Filippo M. Capra
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Pio Albergo Trivulzio (Milano)
Pio Albergo Trivulzio (Milano)
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Il virologo Fabrizio Pregliasco è stato nominato quale nuovo supervisore scientifico del Pio Albergo Trivulzio. Dopo l'effettuazione di tamponi sugli anziani ospiti della struttura, e i rispettivi risultati, il Pat è stato diviso in zone differenti all'interno delle quali rispettivamente si trovano pazienti positivi al Coronavirus e pazienti non positivi. Una terza area è stata adibita a tutti coloro che presentano sintomi simil influenzali.

Al Pat 183 positivi e 260 negativi

Tale decisione è stata comunicata direttamente dal Pio Albergo Trivulzio che specifica come "ad oggi, a seguito degli esiti del ‘primo' tampone eseguito al Pat e in Principessa Jolanda, vi sono 183 ospiti e pazienti Covid positivi e 260 ospiti e pazienti Covid negativi". Nella nota viene anche spiegato che "tutti i nuclei vengono ambientalmente preparati con interventi di sanificazione con atomizzatore". E, poi, "con riferimento alle disposizioni di Regione Lombardia del 10 aprile", alle quali il Trivulzio dichiara di essersi subito conformato, "si continua a disporre l'uso completo dei dispositivi di protezione individuale anche nei nuclei Covid".

Indagine sui decessi in ospedale degli ospiti del Pat

Intanto è stata avviata un'indagine anche sui decessi degli ospiti della Rsa trasferiti in ospedale per il peggiorarsi delle loro condizioni cliniche. Questo grazie alle decine di denunce dei parenti dei pazienti che hanno perso la vita in una struttura ospedaliera, ricoverati dopo il soggiorno nella casa di riposo. A molti di questi non sarebbe stato fatto il tampone ma i parenti hanno dichiarato che gli anziani scomparsi avrebbero avuto diversi sintomi simil influenzali riconducibili ad un contagio da Covid.

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