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Piloti abbagliati dai laser: voli a rischio all’aeroporto di Bergamo

Nel 2014 i piloti alla guida di aerei in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, vicino Bergamo, hanno segnalato 48 episodi di tentativi di abbagliamento con raggio laser da terra. A colpire potrebbero essere giovani vandali ignari della pericolosità del loro gesto.
A cura di Francesco Loiacono
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Piloti di aerei abbagliati dai raggi laser. Più che un ipotetico pericolo è quanto è già accaduto 48 volte all'aeroporto di Orio al Serio, vicino Bergamo, nel corso dello scorso anno. Ad azionare i dispositivi, il cui utilizzo molesto era limitato finora agli stadi durante le partite di calcio, sono vandali che si appostano con ogni probabilità a ridosso dell'autostrada, come ha spiegato al Corriere Maria Grazia Santini, comandante della polizia di frontiera. La maggior parte dei vandali ha puntato il raggio contro velivoli che stavano atterrando (80 per cento), ma si segnalano anche casi di aerei in fase di decollo colpiti dal laser (15 per cento) e persino piloti infastiditi dai raggi in fase di crociera.

Nel 2014 oltre mille segnalazioni in Italia

I puntatori laser possono costare dai 20 ai 300 euro, e il raggio emesso può avere una portata anche di 10 chilometri. Il fenomeno fino al 2010 non era conosciuto negli aeroporti italiani, mentre era segnalato e temuto in quelli americani: l'Fbi ha addirittura messo una taglia da 10mila dollari su chi punta il laser contro i piloti d'aereo. In Italia l'aeroporto Il Caravaggio di Orio è al settimo posto nella classifica delle segnalazioni – lo scorso anno 1.189 in 35 aeroporti, un dato in continua crescita dal 2010 -di quelle che vengono definite tecnicamente "luci fuorvianti": al primo posto c'è l'aeroporto di Roma Fiumicino. Quella che per qualche giovane potrebbe essere una bravata potrebbe avere serie conseguenze. Secondo l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), il fascio di laser che colpisce gli occhi di un pilota potrebbe infatti causare "distrazione, abbagliamento, improvvisa e temporanea cecità o possibili danni permanenti agli occhi".

Difficile però individuare i colpevoli: "Purtroppo il tutto avviene al buio e i piloti, che stanno eseguendo manovre delicate, possono dare soltanto indicazioni poco precise", spiega il comandante Santini, che però ha un'idea su chi possano essere i responsabili: "Pensiamo che siano ragazzi che non si rendono conto della gravità di ciò che fanno".

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