Vasile, 18 anni, investito e ucciso da un ragazzo dopo la discoteca: “Pensavo fosse il guardrail”
Petrisol Vasile Cioroaba: si chiamava così il ragazzo di 18 anni che ieri è stato trovato morto al lato di una strada di Palazzo Pignano, provincia di Cremona. Il giovane stava tornando a casa a piedi da una discoteca quando un'automobile l'ha investito e ucciso. A dare l'allarme è stata la mamma del 18enne, che su Facebook ha scritto un disperato appello nel tentativo di ritrovare il figlio: "Chi ha visto mio figlio, che è andato sabato sera in discoteca e non è tornato, per favore se qualcuno sa qualcosa, si faccia avanti. Pietro fatti sentire, noi ti aspettiamo, ti vogliamo tanto bene, ritorna a casa, anche tua sorella piange e ti cerca, ti ho cercato tutta la notte, dammi un segno, sono distrutta. Ti voglio bene". Inizialmente il ragazzo risultava infatti scomparso e la famiglia, che non lo aveva visto tornare a casa dopo la notte passata in discoteca, aveva dato l'allarme.
L'investitore è un giovane della zona: dovrà rispondere di omicidio stradale
"Sono stanco, vado a casa a piedi" aveva detto il ragazzo agli amici, prima di incamminarsi sulla provinciale. Una strada non illuminata dove, probabilmente attorno alle 3 di notte, è stato travolto. La mamma è andata dai carabinieri per denunciare la scomparsa del figlio, consegnando ai militari foto del ragazzo e numero di cellulare. La svolta è arrivata lunedì mattina quando un giovane di Pandino (Cremona), che come Vasile aveva trascorso la serata al Magika di Bagnolo Cremasco, si è presentato dai carabinieri e ha raccontato di aver urtato qualcosa nella notte di sabato: "Pensavo che fosse il guardrail", si è giustificato. È stato lui a condurre i militari sul luogo dell'investimento, permettendo di ritrovare i resti del 18enne. Sul posto sono arrivati i genitori e i conoscenti del ragazzo, arrabbiati e increduli per una tragedia senza senso. La madre di Vasile si è sentita male. "Come ha fatto a non accorgersi, e perché non si è fermato a controllare?", si chiedono ora gli amici. Ma c'è anche chi punta il dito contro il percorso buio e troppo pericoloso da percorre a piedi.