Philippe Daverio duro sulla passerella di Christo: “Una baracconata da sagra di paese”
Per Philippe Daverio, noto storico dell'arte, la passerella di Christo sul lago d'Iseo non è altro che "un'alternativa alle sagre di paese, quelle col tendone e la donna cannone". Un giudizio duro che il critico affida ai microfoni di Bergamonews. "È un fenomeno da fiera dei miracoli, anzi sa che le dico – attacca Daverio – che se mettesse anche due stand all’ingresso con il tiro ad aria compressa sarebbe l’ideale. È un po’ come la partita Udinese-Sampdoria, ma per i tifosi può essere interessante, per me no”. Secondo il professore l'"arte è qualcosa di diverso, è altra cosa. Qui manca l’ambiguità e la complessità dell’arte vera, oltre alla ripetibilità. Uno ascolta duecento volte la fuga di Bach o ammira per centinaia di volte il David di Michelangelo e ogni volta percepisce una nuova sensazione. Se uno invece salisse per duecento volte sulla passerella di Christo entrerebbe nella categoria dei cretini”.
Una stroncatura in piena regola, quindi, per "The Floating Piers", dell'artista bulgaro Chirsto. In ogni caso, arte o non arte, la passerella di tre chilometri sul lago d'Iseo sta facendo registrare il tutto esaurito nei primi giorni di apertura. Nello scorso week end, il primo, folle di turisti si sono riversati sulle sponde del lago d'Iseo per "camminare sulle acque". Erano così tanti che domenica gli organizzatori, a metà mattinata, hanno invitato i visitatori a rimanere a casa e a non tentare di mettersi in viaggio per il lago. I turisti che hanno provato l'esperienza sono stati oltre 55mila solo il primo giorno. C'è attesa per il prossimo fine settimana in cui "The Floating Piers" potrebbe far segnare nuovi record di ingressi.