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Peschiera Borromeo, carabiniere fuori servizio sventa la truffa dello specchietto: due arresti

Un carabiniere fuori servizio di Peschiera Borromeo (Milano) ha sventato una truffa dello specchietto ai danni di un 28enne del posto. Una coppia in auto aveva simulato un danno alla propria vettura, incolpando il giovane e facendosi consegnare 100 euro come risarcimento. Il militare ha però assistito a tutta la scena e ha chiamato i colleghi, che hanno arrestato i due truffatori.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Hanno provato a raggirare un 28enne mediante l'ormai nota truffa dello specchietto. Ma a una coppia di pregiudicati non è andata bene: ad assistere alla scena c'era infatti un carabiniere libero dal servizio, che ha avvisato i suoi colleghi facendo arrestare i due malviventi. L'episodio è avvenuto nel pomeriggio di lunedì a Peschiera Borromeo, in provincia di Milano.

In cosa consiste la truffa dello specchietto

I due truffatori, un 39enne e una 40enne, stavano percorrendo la strada provinciale 14 Rivoltana a bordo di un'auto, quando hanno individuato la propria vittima. Si tratta di un 28enne del posto, che a bordo di un'utilitaria ha effettuato un cambio di corsia. Approfittando della manovra, il conducente dell'altra auto ha scagliato contro la fiancata della vettura del giovane alcuni piccoli oggetti, fingendo così una collisione. Contestualmente ha fatto penzolare lo specchietto retrovisore dal lato del guidatore, facendo vedere così che la propria vettura aveva subito un danno. Il 39enne ha quindi invitato il conducente dell'altra auto ad accostare a bordo strada, lungo la via per San Bovio. Poi lo ha accusato di avergli danneggiato l'auto, mostrando come prova del contatto i segni sulla carrozzeria della vettura del ragazzo.

A questo punto la coppia è passata alla seconda fase della truffa: i due hanno chiesto al malcapitato 100 euro come immediato risarcimento, paventando un esborso maggiore nel caso in cui fossero state tirate in mezzo le assicurazioni. Il ragazzo ha accettato, forse per chiudere subito la questione, e i due truffatori si sono subito allontanati in macchina, credendo di averla fatta franca. Non sapevano però che un carabiniere della stazione di Peschiera Borromea libero dal servizio, che stava percorrendo la stessa strada, aveva assistito a tutta la scena. Il militare aveva già chiamato i colleghi e nel frattempo aveva bloccato la Rivoltana in entrambi i sensi di marcia.

Dopo pochi metri così i due malviventi sono stati bloccati dai carabinieri e arrestati. I 100 euro sono stati restituiti alla vittima del raggior, mentre nell'auto dei due sono stati trovati glio ggetti che erano stati lanciati: si tratta di pastelli a cera spezzettati, idonei a lasciare segni visibili sulle carrozzerie delle auto. L'arresto della coppia è stato convalidato e i due sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa del processo.

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