Perseguita la ex e pubblica il loro video hard su Facebook: stalker arrestato a Milano
Durante i mesi di fidanzamento ha nascosto alla sua fidanzata il passato criminale, le violenze, gli anni di carcere. È riuscito a tenerla all’oscuro di tutto finché lei ha scoperto le prime ombre sulla sua fedina penale e ha deciso di interrompere la relazione. Era marzo, da quel momento è iniziato l’incubo della donna, una 50enne titolare di un negozio in zona Porta Romana, a Milano, perseguitata dal suo ex con minacce, appostamenti, aggressioni fisiche e umiliazioni pubbliche, come la pubblicazione su Facebook di un loro video intimo, il cosiddetto "revenge porn". Ieri l’ultimo episodio che è costato l’arresto per stalking a C.G., un pluripregiudicato di 51 anni finito già in carcere per estorsione, spaccio, rapina, furto, resistenza a pubblico ufficiale e destinatario di una sorveglianza speciale che sarebbe terminata nel 2020.
Gli appostamenti e le scuse: Volevo solo prendere un gelato
Alle 17.50 la donna ha chiamato la polizia perché ha trovato l’uomo davanti al suo negozio in via Crema. Insisteva per entrare, per parlare ancora una volta. Un trucco che aveva funzionato in passato ma stavolta non è cascata nella trappola. È riuscita a tenerlo all’esterno fino all’arrivo dei poliziotti, ai quali il 51enne ha detto che voleva solo prendere un gelato assieme alla sua ex in memoria dei vecchi tempi in cui erano felici. Tempi lontani e brevi, in realtà, perché i due sono stati fidanzati per pochi mesi e alla fine della relazione è stata un’escalation di violenze che ha cancellato anche il ricordo dei pochi momenti di quiete. In un'occasione il pregiudicato si è presentato al negozio con la scusa di riconsegnarle oggetti di sua proprietà e l’ha schiaffeggiata. Un'altra volta le ha strappato una collanina d’oro perché lei si era rifiutata di aiutarlo economicamente. Tra un episodio e l'altro una lunga serie di vessazioni che hanno costretto la donna a cambiare le sue abitudini per evitare di incrociarlo.
Le minacce: Meglio se cambi città e mondo
La vittima, nonostante fosse terrorizzata e devastata psicologicamente dalla situazione, ha avuto la lucidità di salvare alcune delle minacce ricevute in chat e al telefono: “La tempesta non è ancora passata, quando passerà non ti resterà nulla”, “Chiedi ai tuoi amici carabinieri e polizia cosa sono capace di fare”, “Non ho fatto 27 anni di carcere da innocente e non ho paura di tornarci. Tempo al tempo”. E in effetti il tempo gli ha dato ragione perché ieri i poliziotti lo hanno arrestato prima che potesse aggredire ancora una volta la sua ex. Quest’ultima di recente aveva presentato ai carabinieri una richiesta di “ammonimento per atti persecutori” nei confronti dell’uomo e la sezione Anticrimine della polizia aveva già inoltrato in procura il fascicolo ed era in attesa di un’ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento era stato chiesto a seguito di una telefonata in cui le aveva detto: “Se entri in questura, e io spero che tu non lo faccia, se vengo chiamato solamente da un carabiniere o da un poliziotto per queste spiegazioni, tu è meglio che cambi città e mondo. Sì, è una minaccia”.