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“Per la Quaresima digiunate da smartphone e tv”: la proposta di un parroco nel Comasco

Don Sandro Vanoli, parroco di due paesini in provincia di Como, per il periodo di Quaresima appena iniziato ha proposto ai suoi parrocchiani un digiuno molto particolare: astenersi da smartphone e tv, almeno per un giorno.
A cura di Francesco Loiacono
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I tempi cambiano, così come le cose a cui si rinuncia con più fatica. Deve aver pensato questo don Sandro Vanoli, parroco di Uggiate Trevano e Ronago, due paesini in provincia di Como, che ai suoi parrocchiani, per il periodo di Quaresima, ha proposto un digiuno molto particolare: astenersi da telefonini e tv. Lo racconta il quotidiano Il Giorno, al quale don Sandro ha spiegato: "Le regole astratte non hanno senso, occorre invece calarle nel tempo in cui si vive. E così possiamo anteporre il digiuno televisivo e della tecnologia a quello corporale". Anche perché, come ha notato don Sandro, ai giorni nostri mangiare di meno o alimenti più magri per alcuni è un vero e proprio must, che non comporta alcuna rinuncia. A differenza, invece, dall'astenersi dal guardare Facebook sul proprio smartphone o dal sedersi sul divano per gustarsi il proprio programma televisivo preferito.

"Un giorno lontani da smartphone e tv"

Quella contro la tv, per don Sandro, potrebbe apparire come una vera e propria crociata: "La tv è così invasiva da nuocere sia alla mente che allo spirito. La gente è talmente abituata a farsi ipnotizzare dal teleschermo e dai cellurali, da passare ore e ore, davanti a scene e chiacchiere di trasmissioni – spiega il parroco -. Il peggio è che, spesso, le immagini passano distrattamente davanti agli occhi, e non ci si concentra su un programma scelto di proposito". Da qui la sua idea, che nasce in concomitanza con il periodo di Quaresima appena iniziato ma potrebbe anche valere oltre i canonici quaranta giorni di penitenza: "Dovremmo approfittare di questo periodo per impostare un modello di vita da seguire nel resto dell’anno. La mortificazione televisiva, innanzitutto. Così da imporci una regola, valida anche dopo i quaranta giorni di penitenza. Potremmo dedicarci alle letture, anche religiose, conversare distesamente con i nostri cari, andare a trovare gli ammalati".

Rinunciare a smartphone e tv per molto tempo, però, sembra un'ipotesi irrealizzabile per la gran parte delle persone, che usano molto spesso questi mezzi anche per lavoro. Da qui, allora, la precisazione di don Sandro: "La proposta per la Quaresima appena incominciata è di scegliere un giorno in cui tutta la famiglia si impone di digiunare insieme da tutti i network per un maggiore dialogo in famiglia, soprattutto durante il pasto serale". Un solo giorno di digiuno da tv e social network. Chissà quanti, tra i suoi parrocchiani, riusciranno a rispettarlo.

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