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Paziente muore carbonizzata nel rogo all’ospedale di Bergamo: aperta inchiesta per omicidio colposo

Il pubblico ministero di Bergamo, Letizia Ruggeri, ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti in merito alla morte della paziente di 20 anni avvenuta nell’ospedale Papa Giovanni XXIII: la giovane è morta carbonizzata nell’incendio sviluppatosi nel reparto di Psichiatria del nosocomio dove era ricoverata.
A cura di Chiara Ammendola
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L'incendio all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
L'incendio all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

È stata aperta un'inchiesta in Procura a Bergamo per omicidio colposo in merito all'incendio avvenuto questa mattina all'ospedale Papa Giovanni XXIII costato la vita a una paziente: per il pubblico ministro di turno Letizia Ruggeri il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. Mentre continuano senza sosta le indagini della questura di Bergamo per ricostruire quanto accaduto nel reparto di Psichiatria dove una donna di 20 anni ricoverata in struttura è morta carbonizzata: tutto è iniziato intorno alle 10 di questa mattina quando nella torre 7 della struttura ospedaliera che ospita il reparto di Psichiatria è scattato l'allarme antincendio. Le fiamme sarebbero nate proprio nella stanza che ospitava una giovane paziente di 20 anni per la quale non c'è stato nulla da fare: sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco che quando però hanno raggiunto la paziente l'hanno trovata già deceduta. Mentre altri 80 pazienti, ricoverati tra gli altri anche nei reparti di Nefrologia e Oncologia sono stati evacuati per essere accolti nell'Area destinata al Piano emergenza dell'ospedale.

Morta nell'incendio ospedale Bergamo: paziente bloccata poco prima per un forte stato di agitazione

L'ospedale ha spiegato in una nota che non appena è scattato l'allarme antincendio il team interno di soccorso è intervenuto immediatamente con il supporto dei sorveglianti e dei tecnici in attesa dei vigili del fuoco cercando di mettere al sicuro tutti i pazienti. Mentre in merito alla paziente deceduta, la struttura ospedaliera ha fatto sapere che questa "era stata bloccata pochi istanti prima dell’incendio, a causa di un forte stato di agitazione, dall’équipe del reparto" e che, quando il personale infermieristico ha aperto la porta della sua camera per portarla in salvo, si è presentato un muro di fumo e "nonostante l’uso dell’estintore non è stato possibile raggiungerla". "Il nostro personale è molto scosso – si legge nella nota – e vogliamo ringraziarli per aver fatto tutto il possibile per mettere in salvo i pazienti. La morte di una giovane donna ci addolora profondamente, abbiamo espresso alla famiglia tutta la nostra vicinanza e continueremo a stare vicini a tutti coloro che hanno vissuto questo dramma. Attendiamo l’esito degli accertamenti in corso, ma ora è soprattutto il momento del cordoglio".

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