Pavia, spaccio di droga e estorsioni violente per il recupero credito: arrestati 6 ragazzi
Sei ragazzi di 20 anni sono stati arrestati dalla guardia di finanza di Pavia per estorsione, violenze sulle vittime per recuperare i soldi del credito e detenzione ai fini di spaccio di cocaina e marijuana. Ne dà comunicazione la finanza a termine di un'operazione conclusasi stamattina, giovedì 5 marzo. I sei appena maggiorenni sono stati trasferiti nei carceri di Pavia e Milano in attesa che il Giudice per le indagini preliminari ne convalidi l'arresto.
Il modus operandi del gruppo: Violenti pestaggi nei confronti di chi non pagava
Le indagini della guarda di finanza, coordinate dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, sono state avviate nel primo autunno dello scorso anno. Da ottobre, dopo un monitoraggio di alcune attività di spaccio nelle vie della movida di Pavia, i finanzieri sono riusciti a ricostruire filo per filo la rete criminale pavese, partendo dai clienti abituali sino a raggiungere i vertici dell'organizzazione. A capo del "sodalizio criminale", come comunicato dalla guardia di finanza, un solo individuo. Il modus operandi del gruppo in materia di recupero crediti era di quelli violenti: chi non pagava la droga comprata veniva pestato selvaggiamente. In totale, l'operazione ha coinvolto circa 50 tra agenti e mezzi della finanza che hanno avuto il supporto delle unità cinofile anti-droga e cash-dog dei colleghi del Gruppo di Linate e del Gruppo Pronto Impiego di Milano.
A Brescia 35 misure cautelari per spaccio internazionale
Qualche giorno fa, a Brescia, la polizia ha eseguito 35 misure di custodia cautelare nei confronti di un gruppo di persone, comprendenti sia cittadini italiani che stranieri, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga. L'operazione "Kitchen" è scattata nelle prime ore del giorno lunedì 2 marzo ed ha avuto una connotazione internazionale poiché coinvolte polizie di altri Paesi: dal Belgio all'Albania, dalla Germania alla Spagna e la Romania. Le 35 persone sono anche indagate per lesioni dolose, rapina, detenzione e cessione di armi.