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Pavia, ragazzo denuncia: “Non mi hanno fatto entrare in discoteca perché nero”

Un ragazzo di 26 anni, Elvis Masamango, non è potuto entrare in una discoteca di Pavia “perché nero”. Lui stesso ha denunciato quanto accaduto sia a un giornale locale sia su Facebook, dove si è sfogato: “Sono veramente indignato e senza parole”. Il ragazzo, di origini congolesi ma in Italia da 15 anni, ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Il titolare della discoteca ha respinto le accuse di razzismo.
A cura di Francesco Loiacono
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Elvis Masimango (da Facebook)
Elvis Masimango (da Facebook)

Si è visto negare l'ingresso in discoteca perché nero. È l'incredibile storia che Elvis Masimango, ragazzo 26enne del Congo in Italia da 15 anni, ha raccontato al quotidiano "la Provincia Pavese" e non solo. Il giovane, infatti, è intenzionato ad andare a fondo in questa vicenda e ha sporto denuncia anche ai carabinieri di Pavia che dovranno adesso cercare di capire se, dietro quanto avvenuto, ci siano stati davvero motivi razziali. L'episodio in questione è avvenuto sabato sera a Pavia, davanti alla discoteca Silver che si trova sul Lungoticino. Elvis voleva andare a ballare assieme ai suoi amici: all'ingresso però è stato fermato dai buttafuori del locale che gli avrebbero espressamente detto che quella sera "i neri non potevano entrare". Dopo aver sentito queste parole, udite anche dai suoi amici, Elvis ha subito chiamato la polizia. I buttafuori avrebbero detto di aver ricevuto degli ordini dall'alto, ma il gestore della discoteca, Marco Busconi, sul "Corriere della sera" ha negato, respingendo l'accusa di razzismo e ipotizzando che qualcuno tra gli amici di Elvis possa essere stato riconosciuto dalla security come una persona che in passato aveva creato dei problemi all'interno del locale.

Lo sfogo di Elvis: Indignato e senza parole, è uno schifo

Elvis, dal canto suo, respinge questa ricostruzione. Il ragazzo d'altronde su Facebook ha spiegato che frequenta le discoteche da 15 anni e che non aveva mai avuto problemi, almeno fino a sabato. La sua amarezza è tanta: "Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando era una normalità per alcuni dire che i neri non possono frequentare gli stessi posti che frequentano i bianchi. Sono veramente indignato e senza parole". Elvis è ormai in Italia da molto tempo ed è in attesa della cittadinanza. A Pavia ha studiato, prima all’istituto Bordoni e poi all'università, dove si sta per laureare in Scienze politiche: "È veramente una cosa di basso livello pensare che nel 2019 c’è ancora chi ragiona in questo mondo – è lo sfogo di Elvis sul social network – Sono in Italia da 15 anni, ho sempre frequentato tutte le discoteche e una cosa simile non si è mai verificato prima d’ora (è uno schifo davvero). L’Italia è un Paese civile con pieno di valori e questi valori vanno rispettati e difesi. Quanti Italiani hanno amici di colore? Quante famiglie miste ci sono in Italia o bambini nati da un genitore bianco e l’altro nero?". Il 26enne ha proseguito: "Se un nero o un arabo o ancora un latino va in discoteca e fa casino, ciò non significa che tutta la sua comunità è così. Sarebbe giusto non fare entrare una persona o un gruppo di persone in un locale se queste vanno solo a fare risse o casino (sono d’accordissimo) però non è giusto se vi dicono che non entrate perché siete neri. Il responsabile di questa cosa dovrà rispondere". In attesa di chiarire la vicenda, anche con un faccia a faccia col titolare della discoteca, Elvis ha chiesto a tutti i suoi contatti di condividere la sua storia "perché questa cosa a casa mia si chiama ‘discriminazione razziale'".

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