Pavia, la mamma della consigliera investita: “Dopo mesi riesce a parlarmi”

All'indomani della cattura di Radion Suvac, 26enne moldavo che il 12 novembre scorso investì a Pavia la giovane consigliera comunale Elena Madama, riducendola in fin di vita, la mamma della ragazza si confida al Corriere: "Per sei mesi non abbiamo pensato ad altro che stare vicino a nostra figlia, farle sentire il nostro amore e scegliere di volta in volta che cosa era meglio fare per lei. Non so più quante operazioni ha fatto, so che finalmente i segnali sono incoraggianti. Il percorso sarà lungo, ma adesso Elena riesce a parlarmi e fa qualche passo". Idangela Vittadini, questo il nome della donna, già mercoledì mattina aveva espresso tutta la sua gratitudine alle forze dell'ordine per la parziale risoluzione della vicenda: "Abbiamo sempre avuto fiducia negli investigatori, questo è un momento di soddisfazione. Dobbiamo ringraziare tutta la città che ci è stata sempre vicina e non ci ha mai fatto sentire soli". L'epilogo del brutto episodio è solo parziale perché l'altra persona in auto con Radion Suvac quella sera del 12 novembre, un russo di 18 anni, è ancora ricercato, anche se secondo gli investigatori guidati avrebbe le ore contate. Ma è parziale soprattutto perché Elena Madama, anche se è uscita dal coma, ha ancora davanti a sé un lungo percorso di riabilitazione, intrapreso all'Istituto neurologico Mondino.
Per arrivare all'individuazione dei due investitori, che avrebbero travolto deliberatamente Elena perché sorpresi a fare qualcosa di losco, gli investigatori hanno analizzato 500mila dati di traffico telefonico della zona dell’investimento, risalendo poi al numero del russo, ripreso quella sera dalle telecamere della stazione di Pavia. Intercettando le telefonate del 18enne gli agenti sono arrivati a Radion Suvac, i cui movimenti sono stati seguiti fino al momento della cattura, a Piacenza. I due facevano parte di una banda specializzata nel furto di navigatori satellitari.