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Pavia, è morto il 50enne colpito a martellate dal figlio

Siro Garlaschelli, 50 anni, è morto lunedì al Policlinico San Matteo di Pavia, dove era ricoverato dallo scorso sabato: era stato colpito a martellate dal figlio Luca, 23 anni, all’interno della villetta di famiglia a Pinerolo Po, nel Pavese. Il figlio è ora accusato di omicidio volontario.
A cura di Francesco Loiacono
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Siro Garlaschelli, il 50enne colpito a martellate nel tardo pomeriggio di sabato dal figlio Luca, di 23 anni, non ce l'ha fatta. È morto lunedì nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia, nel quale era ricoverato in gravissime condizioni dopo l'aggressione all'interno della sua abitazione, una villetta a Pinerolo Po, nel Pavese.

Il figlio accusato di omicidio volontario

Si aggrava, adesso, la posizione del figlio Luca, accusato ora di omicidio volontario. Il 23enne sabato pomeriggio aveva avuto una lite con il genitore, di professione camionista, probabilmente legata all'attuale condizione lavorativa del giovane, disoccupato e depresso per la mancanza di lavoro. Dopo la lite, l'aggressione con una mazzetta da muratore. Era stato lo stesso giovane ad avvertire i carabinieri. dicendo: "Venite, ho ucciso mio padre". Una tragica premonizione di ciò che è davvero avvenuto.

I rapporti tra Siro e Luca erano tesi: il padre rimproverava al figlio di non impegnarsi nella ricerca di un lavoro. In passato Luca era anche fuggito per qualche giorno in Polinesia, alla ricerca di un'occupazione. Sabato, la lite poi sfociata in tragedia. Per ammissione dello stesso giovane i due colpi in testa sarebbero stati sferrati volontariamente: per questo, il sostituto procuratore Mario Endrigo potrebbe contestare al giovane l'aggravante della premeditazione.

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