Pavia, anziano uccide la moglie invalida e poi si impicca: è gravissimo

Tragedia della disperazione a Pavia, dove un anziano di 80 anni, Giacomo Lodola, ha prima strangolato la moglie di 75 anni e poi ha tentato di togliersi la vita. L'uomo, affetto da diabete e quasi cieco, ha messo in atto un piano al quale forse pensava da tempo: porre fine alla vita sua e di sua moglie, Lina Boccardo, anche lei gravemente malata di Parkinson e invalida. Da anni la coppia aveva bisogno di badanti per andare avanti. Prima che la malattia lo rendesse sempre più difficile, a prendersi cura del marito era invece la moglie. Lodola domenica mattina ha approfittato proprio di un momento in cui le badanti erano assenti per sorprendere nel sonno la moglie, strangolandola. Quindi ha dapprima ingerito dell'acido, forse soda caustica, quindi ha cercato di impiccarsi usando un filo elettrico.
Ad avvertire i soccorritori sono stati i vicini della coppia, che abita in una palazzina di viale Campari, insospettiti da strani rumori e da quelle che sembravano richieste d'aiuto. Il personale del 118 è intervenuto trovando la donna priva di vita e l'uomo in fin di vita. Mentre Lodola veniva trasportato in gravissime condizioni all'ospedale San Matteo di Pavia, avrebbe sussurrato poche parole ai medici: "L'ho aiutata a morire". Una frase che ha fatto capire cosa fosse accaduto veramente nell'abitazione di viale Campari. Da qui i riscontri degli agenti della squadra mobile, che hanno trovato sul collo di Lina Boccardo segni che ne confermavano lo strangolamento. E così il marito della donna, ricoverato in fin di vita, è stato formalmente posto in stato di fermo.