Paura in stazione Centrale, ferroviere aggredito con un coltello

La stazione Centrale di Milano torna sotto i riflettori per problemi legati alla sicurezza. Lunedì 20 ottobre un uomo ha puntato un oggetto acuminato, presumibilmente un coltello, alla pancia di un agente di protezione aziendale delle Ferrovie dello Stato, intento a filtrare i passeggeri diretti a Venezia con il treno Eurocity 37. Ancora non si conoscono le motivazioni che hanno spinto l'aggressore ad agire, anche se è probabile che l'uomo volesse salire sul treno anche se sprovvisto di biglietto. Il dipendente di Fs, sotto choc dopo l'aggressione, è riuscito ad avvertire gli agenti della Polizia ferroviaria, che sono riusciti a individuare e fermare l'aggressore.
Tutta l'area intorno alla stazione Centrale è stata, specie in passato, al centro di polemiche sulla condizione di degrado e insicurezza in cui si trovava. Le continue segnalazioni dei cittadini della zona, riguardanti risse tra ubriachi e scippi, hanno portato lo scorso agosto il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca a convocare una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per cercare di risolvere il problema. A settembre il prefetto ha disposto, insieme a Comune, Amsa e Grandi stazioni, servizi di pulizia straordinaria degli spazi della stazione, con la scorta di agenti delle forze dell'ordine, in maniera da impedire i bivacchi e bonificare la stazione. Misure che, in parte, hanno avuto il merito di rendere più pulito e sicuro lo scalo, secondo in Italia per numero di passeggeri dietro Roma Termini. A contribuire al miglioramento della situazione erano intervenute altre misure, come il lancio di un servizio di facchinaggio per contrastare i portabagagli abusivi e, pochi giorni fa, la riqualificazione di una delle piazze esterne alla stazione, piazza IV novembre. Adesso, però, la nuova aggressione, un brusco passo indietro per una delle porte principali di ingresso a Milano per migliaia di turisti.