Pattugliamenti notturni a Rogoredo contro lo spaccio di droga: nella zona emergenza eroina
Il Comune di Milano interviene nel quartiere Rogoredo-Santa Giulia per cercare di arginare il problema dello spaccio di droga e della presenza di tossicodipendenti. Una vera e propria emergenza (documentata anche da un video di Giampaolo Mannu per Fanpage.it) che ha spinto l'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza, a far partire i pattugliamenti costanti notturni da parte della polizia locale, in aggiunta a quelli già garantiti durante il giorno presso i giardini di via Rogoredo: "Oggi ho voluto fare un sopralluogo insieme alla Polizia locale, ai Carabinieri e al sindaco di San Donato, su tutta l'area di Rogoredo e Santa Giulia", ha spiegato la Rozza in una nota: "Abbiamo verificato come Ferrovie dello Stato e Autostrade per l’Italia abbiano portato a termine buona parte dei disboscamenti e delle pulizie nelle aree di loro proprietà, così come deciso in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Resta ancora una zona boschiva della quale sarà però necessario accertare la proprietà".
Il "Bosco di Rogoredo" è una delle più note piazze di spaccio
Proprio la zona nota come il "Bosco di Rogoredo" è una delle piazze di spaccio più conosciute e frequentate a Milano. Molti i tossicodipendenti che vengono qui in cerca di droga a buon mercato: soprattutto eroina – una vera e propria emergenza -, ma anche ketamina e oppio, offerti a prezzi modici perché di scarsa qualità. I tossicodipendenti poi si appartano in diversi punti del quartiere, finendo col costituire un problema nel problema per i residenti: non è certo giusto criminalizzarli, ma è altrettanto vero che la loro presenza è destabilizzante per i cittadini e i loro bambini. Non a caso, aveva suscitato scalpore qualche giorno fa la decisione da parte del presidente del Municipio 4, il leghista Paolo Guido Bassi, di chiudere la fontanella pubblica dei giardini di via Rogoredo: "E' un dispiacere dover interrompere un servizio che sarebbe utile alla cittadinanza, se non fosse utilizzato impropriamente da tossicodipendenti e sbandati, ma prima di tutto viene la sicurezza dei cittadini e in particolare dei bambini".
Adesso l'assessore Rozza assicura: "Continueremo a lavorare per fermare lo spaccio in tutta la zona". Anche se avverte: "Non sarà un lavoro veloce e la situazione non si risolverà in poco tempo, perché abbiamo di fronte uno superficie enorme e un’area ferroviaria assolutamente permeabile, impossibile da chiudere. Faremo anche accertamenti sui numerosi palazzi abbandonati e incontreremo nuovamente tutti i soggetti coinvolti per affrontare in maniera sistematica e organica il tema della sicurezza a Rogoredo e Santa Giulia, coinvolgendo anche il presidente di Municipio".