Parla del “triplete” dell’Inter, tassista preso a pugni e morsi
Fare il tassista in una grande città come Milano, per lo più durante il turno di notte, non è proprio un lavoro proprio sicuro. Ma quello che è capitato al conducente di un'auto bianca tra lunedì e martedì va probabilmente oltre ogni immaginazione. La storia è raccontata dal Corriere, che spiega come tutto sia nato alla fermata dei taxi di via Mercato, tra Brera e Garibaldi. Il conducente, che consapevole dei rischi del suo mestiere ha installato tre anni fa una telecamera nell'abitacolo della sua auto, carica quattro passeggeri a bordo. Tutti italiani intorno ai 30 anni. La loro destinazione è il quartiere Isola, poco distante. Il taxi parte, e i passeggeri iniziano a discutere tra di loro. Uno accenna a quanto il 2010 sia stato un anno fortunato per lui, e allora il tassista, tifoso dell'Inter, si intromette nella conversazione ricordando che in quell'anno la sua squadra del cuore ha conquistato il famoso "triplete", vincendo campionato, coppa Italia e Champions league. Purtroppo per lui, però, uno dei clienti, proprio quello seduto accanto all'autista sul sedile davanti, è milanista, e non apprezza il riferimento calcistico del tassista. Da qui inizia un crescendo di tensione, tra sfottò sempre più aggressivi che culminano, alla fine, in un vero e proprio scoppio di violenza fisica.
Tassista preso a pugni e morsi
Giunto vicino al cimitero Monumentale, infatti, il tassista, al culmine della sopportazione per gli insulti del passeggero, decide di terminare in anticipo la corsa e di far scendere i clienti. Il milanista obbedisce, ma prima di scendere sferra un pugno sul viso del tassista. Ne nasce una colluttazione, che si svolge prima sul taxi e poi per strada. I due non risparmiano le botte e i calci. Gli occhiali del tassista finiscono in frantumi, il parabrezza della sua Toyota Prius si crepa. Alla fine, l'uomo si becca anche un morso su un dito da parte del cliente milanista. Tutti e quattro i clienti si dileguano poi non appena il tassista riesce a chiamare i carabinieri per denunciare la sua notte "movimentata". I militari stanno adesso visionando i filmati e l'audio di ciò che è successo, per risalire all'aggressore. L'episodio, al di là della particolarità, è servito anche al sindacato per ribadire l'importanza delle telecamere montate a bordo: "I colpevoli si presentino dai carabinieri, le telecamere hanno ripreso tutto. Sempre più taxi sono coperti, siamo vicini al 20 per cento degli autisti in città", ha detto Giovanni Maggiolo (Unica Filt Cgil) .