Parisi sulla nuova giunta: “Sala ostaggio dei partiti, totale continuità con Pisapia”
All'indomani dei nomi della nuova giunta di Beppe Sala arrivano le prime critiche sulla squadra di assessori che governerà Milano per i prossimi cinque anni: "Sala si dimostra ostaggio delle segreterie di partito. Una squadra composta col bilancino, buona solo per non scontentare nessuno degli azionisti della sua coalizione", affonda il colpo Stefano Parisi, avversario di Sala allo scorso ballottaggio.
L'ex commissario di Expo ha anticipato ieri i nomi degli assessori (l'ufficialità ci sarà mercoledì). Come da previsioni, gran parte della squadra è formata da ex assessori della giunta Pisapia: sei su dodici. Qualcuno, come Pierfrancesco Majorino, Filippo Del Corno o Cristina Tajani, ha mantenuto le sue deleghe (Tajani ha anche sommato a quelle precedenti quella sul Commercio). Altri sono stati protagonisti di una sorta di "valzer", passandosi tra loro le deleghe: come Carmela Rozza passata alla Sicurezza al posto di Marco Granelli, a sua volta passato alla Mobilità al posto di Pierfrancesco Maran, che si trasferirà negli uffici dell'assessorato all'Urbanistica.
Oltre all'essere "ostaggio dei partiti", è anche la "totale continuità" con la giunta Pisapia a finire nel mirino delle critiche. A parlare in questo caso è la neo consigliera di Forza Italia Silvia Sardone: "Questa giunta deludente e per nulla innovativa conferma anche la incoerenza di Sala che mesi fa si espose in maniera chiara, per far credere di non essere succube dell'eredita di Pisapia", afferma l'ex consigliera di zona 2, che ha fatto il pieno di preferenze: "Il rinnovamento è stato archiviato, è scomparsa ogni promessa di innovazione, le scelte sono state fatte in base ai desideri delle correnti del Pd".
Grimoldi: "La nuova giunta Sala fotocopia sbiadita di quella Pisapia"
A rincarare la dose è anche il segretario lombardo della Lega Paolo Grimoldi: "La nuova giunta del comune di Milano del neo sindaco Giuseppe Sala è sostanzialmente la vecchia giunta uscente di sinistra di Pisapia, una sorta di fotocopia sbiadita – afferma Grimoldi -. In pratica il progetto di Renzi e Sala di spostarsi da sinistra verso il centro è fallito: quella di Sala è una giunta di sinistra, con in più la componente dei Radicali. Renzi pur di vincere a Milano ha accettato di ‘rottamare' il suo progetto politico" conclude Grimoldi, che usa poi l'ironia per fare gli auguri di buon lavoro alla nuova squadra: "Auguri di buon lavoro al sindaco Majorino e al suo vice Beppe Sala".
L'ultima critica, infine, riguarda quei nomi di possibili collaboratori di Sala sbandierati prima del ballottaggio: "Gherardo Colobo, Emma Bonino, Umberto Ambrosoli, persino il deejay Linus". Secondo Parisi "sono stati specchietti per le allodole". In questo caso però va specificato che Sala ha già confermato l'impegno di Colombo e Bonino come suoi consulenti, come aveva sempre detto anche prima del ballottaggio. Discorso diverso per Linus e Ambrosoli: si vedrà come (e se) troveranno il modo di collaborare con li nuovo sindaco di Milano.