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Parabiago, ragazzino 15enne ucciso da un treno per una folle sfida: si era steso sui binari

Ci sarebbe una folle sfida dietro la morte di un ragazzino di 15 anni, travolto e ucciso da un treno ieri sera alla stazione di Parabiago, in provincia di Milano. L’adolescente, secondo molte testimonianze, si era steso sui binari per attendere fino all’ultimo l’arrivo del treno e poi spostarsi. Sulla vicenda indaga la procura di Busto Arsizio: per avere conferma di quanto accaduto si dovranno visionare le immagini delle telecamere della stazione.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Prende sempre più consistenza l'ipotesi che a causare la morte di un ragazzino di 15 anni, travolto e ucciso da un treno ieri sera a Parabiago, sia stato un folle "gioco". Una sfida con gli amici che erano con lui sulla banchina della stazione del paese in provincia di Milano: sdraiarsi sui binari e attendere così fino all'ultimo l'arrivo dei treni. Già ieri, tra i pendolari del treno Milano-Domodossola poi rimasto bloccato per circa due ore, si era diffusa la voce che il ragazzino stesse "giocando" con altri coetanei. Una circostanza che sarebbe stata confermata da chi era presente sulla banchina e che ora dovrà essere confermata dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Fin dal principio l'ipotesi di un gesto volontario era stata comunque scartata e gli inquirenti si erano orientati su quella di una tragica fatalità. Un incidente che potrebbe però essere stato causato dall'incoscienza.

La vittima si chiamava Abderrahman El Essaidi, era nato in Italia e aveva origini marocchine. Era residente poco lontano da Parabiago, a San Giorgio a Legnano. L'incidente è avvenuto pochi minuti dopo le 19: il macchinista, sotto choc, non è riuscito a frenare in tempo. Il 15enne è morto praticamente sul colpo: la madre, arrivata in stazione, ha avuto un malore mentre alcuni amici del ragazzo hanno iniziato a inveire contro il personale medico che lo stava soccorrendo e contro un suo amichetto di 13 anni, che avrebbe assistito in prima persona alla folle sfida e all'investimento. Anche il 13enne, sotto choc per l'accaduto, ha avuto bisogno di cure mediche. Sull'episodio adesso indaga la procura di Busto Arsizio.

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