Papa Francesco al Parco di Monza: Messa davanti a un milione di persone
Quarta e penultima tappa del viaggio di Papa Francesco a Milano e alla Terre ambrosiane. Dopo le case popolari di via Salomone, il Duomo e il carcere di San Vittore, il Pontefice arriva a Monza per ricevere l'abbraccio di un milione di fedeli. Tante sono infatti le persone che affollano il prato del Parco, solitamente riservato alle grandi star del rock. Dal grande palco allestito negli scorsi giorni Francesco celebra la "Messa di popolo", il momento forse più importante della sua prima, storica visita nella Diocesi ambrosiana.
Bergoglio è arrivato a Monza a bordo della sua Papamobile, viaggiando lungo strade assiepate da fedeli festanti. Da questa mattina non è mai venuto meno l'affetto della gente per il Papa, che ha già ricambiato con diversi fuori programma: in via Salomone è sceso anzitempo dalla Papamobile per salutare le persone e si è servito di un wc chimico prima di salire sul palco. Poi ha ringraziato per la calorosa accoglienza: ringraziamento ribadito in piazza Duomo, dove con i fedeli ha scherzato anche sul clima milanese. La nebbia che ha accolto questa mattina il Pontefice a Linate si è infatti diradata lasciando spazio a un'imprevista giornata di sole (anche se le previsioni indicano pioggia per stasera).
Le parole del Papa: "La speculazione dilaga ovunque"
La Messa è stata introdotta dai canti liturgici dei novemila coristi provenienti dalle parrocchie della Diocesi di Milano. Dal palco poi il Papa ha preso la parola per l'omelia, incentrata sull'importanza della memoria, nel giorno in cui a Roma si celebra il sessantesimo anniversario dei Trattati istitutivi della Cee: "Noi oggi siamo invitati a fare memoria, a guardare il nostro passato per non dimenticare da dove veniamo". Il Pontefice ha esortato i fedeli a "non dimenticarci dei nostri avi, dei nostri nonni e di tutto quello che hanno passato per giungere dove siamo oggi. Questa terra e la sua gente hanno conosciuto il dolore delle due guerre mondiali. E talvolta hanno visto la loro meritata fama di laboriosità e civiltà inquinata da sregolate ambizioni". Per il Papa la memoria aiuta a non rimanere "prigionieri di discorsi che seminano fratture e divisioni come unico modo di risolvere i conflitti. Evocare la memoria è il migliore antidoto a nostra disposizione di fronte alle soluzioni magiche della divisione e dell'estraniamento".
Dal Papa è arrivato quindi un invito: "Non abbiate paura di abbracciare i confini, non possiamo rimanere come spettatori davanti a tante situazioni dolorose". Il Papa ha poi mosso una critica: "La speculazione dilaga ovunque – ha detto – Si specula sui poveri e sui migranti; si specula sui giovani e sul loro futuro". Tutto, a suo dire, "sembra ridursi a cifre, lasciando che la vita quotidiana di tante famiglie si tinga di precarietà e di insicurezza". Bergoglio ha poi parlato dei ritmi di vita: "Il ritmo vertiginoso a cui siamo sottoposti sembrerebbe rubarci la speranza e la gioia. Quando tutto si accelera per costruire una società migliore, alla fine non si ha tempo per niente e per nessuno".
La sua ricetta è "guardare al presente con audacia: Con l'audacia di chi sa che la gioia della salvezza prende forma nella vita quotidiana della casa di una giovane di Nazareth. Dio continua a cercare cuori come quello di Maria, disposti a credere persino in condizioni del tutto straordinarie". Papa Francesco infine suggerisce di prendersi il tempo "per la famiglia, per la comunità, per l'amicizia, per la solidarietà e per la memoria".
Oltre mille pullman al parco
Sono oltre mille i pullman arrivati da tutta la regione nella zona del Parco. Arrivano dalle diverse diocesi lombarde. I fedeli hanno invaso il prato con bandiere bianche e gialle del Vaticano, delle città lombarde e persino un paio di squadre di calcio milanesi. Tra i fedeli c'è anche chi è "diviso" dal proprio fratello: è il caso del dodicenne Alessandro, che come riporta l'agenzia Dire si trova a Monza per la Messa assieme a genitori e gruppo del catechismo mentre il fratello, che riceve la Cresima, è a San Siro.
Dopo la cerimonia liturgica al Parco di Monza il Pontefice è infatti atteso dall'ultimo impegno: l'incontro con 80mila cresimandi allo stadio Meazza di San Siro, dove si registra già un afflusso ordinato di persone. Poi il Papa farà ritorno a Roma, in aereo, sempre dall'aeroporto di Linate.