Papa Francesco a Bozzolo per pregare sulla tomba di don Primo Mazzolari, presto beato
Nuova visita in Lombardia per Papa Francesco, dopo il suo primo storico viaggio a Milano e nelle Terre ambrosiane dello scorso 25 marzo. Il Pontefice questa mattina si è recato a Bozzolo, il paese del Mantovano dove nel 1959 morì don Primo Mazzolari. Proprio oggi il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha annunciato la data di inizio del processo di beatificazione di don Mazzolari: sarà il prossimo 18 settembre, esattamente a 25 anni dalla visita di Papa Giovanni Paolo II a Cremona.
Chi era don Primo Mazzolari, il "parroco d'Italia"
Don Primo Mazzolari, definito da Paolo VI il "parroco d'Italia", è stato una figura cruciale del Cattolicesimo nella prima metà del Novecento. Nato nel 1890 in una frazione di Cremona, si avvicinò alla chiesa sviluppando alcune idee che saranno poi riprese dal Concilio Vaticano II. Dal 1932 fino alla morte è stato il parroco di Bozzolo: è ricordato anche per il suo antifascismo e per aver salvato molti ebrei e antifascisti durante la Seconda guerra mondiale, così come fece con alcuni fascisti ingiustamente perseguitati al termine del conflitto.
"Se doveste riconoscere di non aver raccolto la lezione di don Mazzolari vi invito oggi a farne tesoro. Il Signore, che ha sempre suscitato nella santa madre Chiesa pastori e profeti secondo il suo cuore, ci aiuti oggi a non ignorarli ancora. Perché essi hanno visto lontano, e seguirli ci avrebbe risparmiato sofferenze e umiliazioni", ha detto il Papa.
La seconda tappa del viaggio a Barbiana, sulla tomba di don Milani
Bergoglio, che è stato accolto a Bozzolo dal suono delle campane a festa, si è soffermato a pregare sulla tomba del parroco. Successivamente ha lasciato a bordo del suo elicottero il paese del Mantovano e si è recato a Barbiana, in provincia di Firenze, per rendere omaggio alla figura di don Lorenzo Milani a pochi giorni dal 50esimo anniversario della sua morte, che cade il 26 giugno.