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Milano, divieto di portare a spasso cani di grossa taglia per i minori di 14 anni

Sta suscitando molte critiche la proposta del Comune di Milano di vietare ai minori di 14 anni di portare a passeggio cani di grossa taglia. Contro la norma, inserita nella bozza di Regolamento sul verde allo studio a Palazzo Marino, critiche da maggioranza e opposizione. E c’è chi propone di assicurare i cani come i motorini.
A cura di Francesco Loiacono
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Il nuovo Regolamento del Verde in discussione in questi giorni a Palazzo Marino continua a scatenare polemiche. Se dalla bozza presentata lo scorso marzo erano emerse norme alquanto singolari, come il divieto di molestare gli insetti o di giocare con barchette di carta nelle fontane pubbliche, adesso le critiche si concentrano su un'altra regola inserita nel testo: il divieto per i minori di 14 anni di "condurre cani di taglia grossa" in giro per Milano.

Maggioranza e opposizione sembrano per una volta concordi nel criticare la norma in questione: "I cani grandi non sono sinonimo di cani aggressivi. Si cerchi piuttosto una norma per tutelare i cittadini dai cani aggressivi", dice Elisabetta Strada della lista civica per Pisapia. Da Forza Italia Gianluca Comazzi aggiunge: "Il Comune non può sostituirsi al ruolo delle famiglie, che sono in grado di decidere se il loro figlio è in grado o meno di portare fuori il cane".

C'è chi propone un'assicurazione per i cani

Mentre si discute su quale cane possa essere considerato di grossa taglia – ci sono anche cani più piccoli ma molto muscolosi, tipo i boxer o i pitbull, in grado di trascinare i loro padroni – fioccano anche le proposte alternative al divieto. L'istruttore ed educatore cinofilo Daniele Mazzini, interpellato dal Corriere, suggerisce ad esempio che "tutti i cani abbiano un assicurazione Rc al pari dei ciclomotori". Un provvedimento che potrebbe essere di buon senso – soprattutto considerando i tanti che continuano a portare in giro i propri cani senza guinzaglio, nonostante i divieti – ma che rischia giustamente di essere avvertita come l'ennesima stangata da parte di tutti quelli che invece rispettano le regole. Un'altra soluzione prospettata dall'educatore è "fare un rapporto peso cane-peso conduttore, il cui parametro – la divisione – deve stare al di sotto di un certo coefficiente". Una strada che invece sembra più complicata: già ci si immagina padroni e cani alle prese con la bilancia, magari dopo qualche periodo festivo che potrebbe aver alterato il peso di uno dei due. La questione, al di là dell'ironia, resta spinosa e rischia di bloccare l'iter di approvazione del Regolamento, che passerà nuovamente in commissione per un terzo passaggio.

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