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Ossa umane e scheletri venduti online: tre indagati per traffico illegali di resti umani

I tre indagati sono un ingegnere, un commercialista ed un tecnico informatico, tutti quarantenni senza precedenti e non legati tra loro: acquistavano resti umani dalla Repubblica Ceca e poi li rivendevano online a prezzi maggiorati anche di sei volte. Sono definiti “tutti insospettabili”: indagini partite dopo il ritrovamento di un teschio nel centro smistamento pacchi Ups di Milano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le ossa umane pronte ad essere vendute in rete e sequestrate dai carabinieri.
Le ossa umane pronte ad essere vendute in rete e sequestrate dai carabinieri.

Acquistavano resti umani e li rivendevano in rete, a prezzi maggiorati. Un vero e proprio traffico illecito di resti umani quello organizzato da tre persone, definite "insospettabili" dagli inquirenti, ed emerso dopo l'inquietante scoperta di qualche giorno fa a Milano di un teschio all'interno di un pacco che era stato spedito per San Francisco, negli Stati Uniti d'America.

Proprio da quella scoperta sono iniziate le indagini: fondamentale è stata la macchina a raggi X del centro smistamento pacchi dell'Ups di Milano, che aveva rilevato l'insolita presenza all'interno dell'involucro spedito verso la California. A ritroso, gli inquirenti sono riusciti a risalire ai rivenditori e smantellare la rete che avevano creato. I tre, uno a Milano e gli altri due in Piemonte, acquistavano i resti umani dissotterrati in Repubblica Ceca e li rivendevano sui siti di annunci, rincarando il prezzo anche di sei volte.

Ad esempio, un teschio in buono stato veniva acquistato dai tre per cento euro dalla Repubblica Ceca e rivenduto in Svizzera o negli Stati Uniti fino anche a seicento euro. I tre indagati, individuati al termine delle indagini coordinate dal pm Francesco Cajani, sono un ingegnere, un commercialista ed un tecnico informatico, tutti quarantenni senza precedenti e non legati tra loro, le cui generalità non sono state diffuse ma definiti comunque "tutti insospettabili". Devono rispondere ora delle accuse di traffico illegale di resti umani.

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Giuseppe Cozzolino, giornalista, classe 1984. Laureato in Lingue Straniere, lavoro con Fanpage.it dal 2012, attualmente in forza alla redazione di cronaca di Napoli. Videogamer e appassionato di musica, di cani e di storia, soprattutto antica.
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