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Orzinuovi, ubriaco distrugge stanza della caserma dei carabinieri e li aggredisce: arrestato

Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri del Comando di Verolanuova, guidati dal maggiore Tedros Comitti, per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale, guida in stato d’ebrezza e danneggiamenti. Portato in Caserma, ha dato in escandescenza distruggendo una stanza e cercando di aggredire i militari. Dopo la convalida dell’arresto, ha tempo sino al 5 febbraio (data del processo) per pagare i danni e ottenere un’agevolazione sulla pena.
A cura di Filippo M. Capra
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(Immagine di repertorio)
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Un uomo di 40 anni di Orzinuovi, in provincia di Brescia, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale, guida in stato d'ebbrezza e danneggiamenti. L'uomo è stato inizialmente fermato all'esterno di un bar, luogo da cui è arrivata la chiamata di aiuto ai militari che sono intervenuti nel giro di circa dieci minuti. Come ricostruito da Fanpage.it, i carabinieri – guidati dal maggiore Tedros Comitti – hanno trovato l'uomo all'interno della sua auto mentre cercava di allontanarsi.

In caserma, l'uomo ha sfogato la sua rabbia distruggendo una stanza

Raggiunto, l'hanno fatto accostare e scendere dal veicolo per sottoporlo all'alcol test, quando l'uomo ha iniziato a dare in escandescenza, rifiutandosi di fare il "palloncino" e scagliandosi contro i militari che sono riusciti tempestivamente a bloccarlo e arrestarlo, oltre a chiamare un carrattrezzi che si occupasse della sua auto, posta sotto sequestro. Arrivati in caserma, l'uomo è stato visitato – come da prassi – dai medici che però non hanno riscontrato ferite né la necessità di un ricovero. Inoltre, in presenza degli operatori sanitari, l'uomo si è rilassato, calmandosi e divenendo collaborativo. Ma è durato poco, perché una volta salutati i medici, l'uomo è tornato ad agitarsi sfogando la sua rabbia con gli oggetti presenti nella stanza di fermo, rompendo una finestra, un condizionatore, una telecamera e un termoconnettore, con i cui residui ha iniziato ad imbrattare i muri. Non contento, si è armato di alcuni frammenti dell'oggetto appena distrutto in attesa che i militari entrassero nella stanza.

Processato per direttissima, può ottenere agevolazioni sulla pena se salda il debito

A quel punto, i carabinieri – indossati casco, scudo e manganello per proteggersi dall'uomo – hanno richiamato i sanitari lasciandoli in attesa finché il 40enne non fosse innocuo. Entrati nella stanza, l'uomo gli si è scagliato contro senza avere risultati, poiché i militari, ben protetti dagli scudi, sono riusciti a farlo arretrare sino ad un angolo del locale dal quale non riuscisse più a uscire. Solo allora, per calmarlo e renderlo innocuo, gli è stato spruzzato lo spray al peperoncino, gesto dopo il quale l'uomo ha abbandonato ogni velleità belligerante ed è stato nuovamente medicato dai sanitari. In totale, il valore dei danni arrecati alla stanza della caserma sono pari a circa cinquemila euro che l'uomo dovrà ripagare. Per questo motivo è stato chiesto un rinvio a giudizio, fissato al 5 febbraio: se entro quella data il 40enne riuscirà a saldare il debito per intero, potrà ottenere delle agevolazioni sulla pena.

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