Operatrice culturale abusata in un centro richiedenti asilo di Fontanella: arrestato 27enne
Una giovane operatrice culturale di 26 anni è stata abusata da un ragazzo di 27 anni. L'episodio è avvenuto all'interno di un centro richiedenti asilo allestito in una cascina di Fontanella, in provincia di Bergamo. Il responsabile degli abusi è un giovane originario della Sierra Leone, richiedente asilo e ospite della struttura: altri due ospiti della cascina sono invece intervenuti in difesa della giovane operatrice abusata.
Altri due richiedenti asilo sono intervenuti in difesa della ragazza
A riferire l'episodio, accaduto ieri, è stato il procuratore capo di Bergamo Walter Mapelli. Secondo quanto ricostruito finora, il 27enne avrebbe chiuso la ragazza all'interno di un bagno della struttura, la cascina Fenatica, abusando della giovane e picchiandola. Le urla della ragazza hanno richiamato l'attenzione di altri due richiedenti asilo ospiti del centro, che sono intervenuti in difesa della ragazza, sfondando la porta del bagno. Il 27enne, alla vista dei due, è fuggito dalla finestra, lanciandosi dal primo piano. La sua fuga è stata interrotta poco dopo da un maresciallo dei carabinieri, che ha bloccato il ragazzo in uno dei vicini campi agricoli. Il 27enne è adesso accusato di violenza sessuale. La ragazza è stata immediatamente soccorsa e trasportata sotto choc all'ospedale di Treviglio: per lei una prognosi di 30 giorni. Gli esami medici dovranno accertare il tipo di violenza subìta dalla ragazza.
Paolo Grimoldi (Lega): Gli immigrati sono un pericolo per chi li accoglie
La cascina Fenatica è gestita dalla onlus Terra promessa – società cooperativa sociale. All'interno sono ospitati 32 richiedenti asilo. Subito dopo la notizia della ragazza abusata, il deputato e segretario regionale lombardo della Lega nord, Paolo Grimoldi, ha commentato: "L'ennesimo caso di violenza sessuale commesso da un immigrato richiedente asilo, stavolta in Lombardia, dove un'operatrice è stata violentata nel centro di Fontanella nella bergamasca, conferma che questi immigrati, spacciati per finti profughi anche se non scappano da nessuna guerra, oltre a costare 1050 euro al mese ai contribuenti, rappresentano anche un pericolo per i nostri territori e per chi li accoglie. Velocizziamo le procedure per valutare le loro domande di accoglienza e poi espelliamo chi non ha diritto a stare qui: basta ospitare qui 28mila richiedenti asilo".