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Operai morti per amianto, tutti assolti gli ex manager della Breda Ansaldo. Rabbia tra i familiari

Tutti assolti gli otto ex manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo a processo per omicidio colposo a Milano. Erano accusati della morte di una decina di operai, causata dall’esposizione all’amianto presente nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni ’70 e il 1985. La rabbia dei familiari: “Giustizia di classe”. Ma la decisione dei giudici è in linea con gli ultimi casi analoghi.
A cura di Francesco Loiacono
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Assolti gli ex manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo a processo per omicidio colposo a Milano. In otto erano accusati di aver messo a rischio consapevolmente i lavoratori dello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni '70 e il 1985, esponendoli all'amianto all'epoca presente nella fabbrica. Gli otto ex manager erano accusati di omicidio colposo in relazione alla morte – causata proprio da malattie collegate all'amianto – di una decina di operai.

Per i manager il pubblico ministero Nicola Balice aveva chiesto pene da due a quattro anni e 11 mesi. Richieste che i giudici hanno respinto, assolvendo gli otto imputati. Alla lettura della sentenza in aula i familiari degli operai morti, che hanno visto sfumare ogni possibilità di risarcimento, hanno urlato la propria rabbia: "Questa è una giustizia di classe, le vittime pagano e gli assassini restano impuniti", ha detto uno dei familiari.

La decisione dei giudici è in linea con gli ultimi casi

La decisione dei giudici non arriva comunque inaspettata. Anche negli ultimi processi relativi a vicende analoghe (cioè l'esposizione dei lavoratori in fabbriche dove era presente amianto, sempre nell'arco temporale che va dagli anni Settanta alla metà degli Ottanta) gli imputati (tutti ex manager di grandi aziende dell'epoca) erano stati assolti. Era accaduto lo scorso 12 maggio con l'ex amministratore delegato Paolo Cantarella e l'ex presidente di Fiat auto Giorgio Garuzzo, assolti per la morte di dieci operai nello stabilimento Alfa di Arese. Ed era accaduto anche lo scorso dicembre nel processo "Amianto-bis" alla Pirelli: nove ex manager dell'azienda erano stati assolti in relazione alla morte di 28 operai che avevano lavorato negli impianti di viale Sarca e via Ripamonti a Milano, tra gli anni Settanta e Ottanta.

In quella circostanza Legambiente Lombardia aveva commentato: "La sentenza che assolve i dirigenti Pirelli purtroppo prosegue la serie di pronunciamenti analoghi, che fanno sì che le migliaia di vittime di mesotelioma ed altre patologie Amianto-correlate entrino nella contabilità di una strage priva di colpevoli. Eppure la pericolosità dell'Amianto era ben nota già dagli anni '70".

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