Omicidio-suicidio a Borgarello: passione, soldi e gelosia dietro il delitto
Continua senza sosta il lavoro degli investigatori che in queste ore stanno cercando di far luce sull'omicidio-suicidio di Borgarello, il piccolo comune in provincia di Pavia, teatro della morte di Mileidy Verdial Canales ed Enrico Lanati: 26enne di origine cubana lei, 48enne italiano lui. Lanati avrebbe ucciso, strangolandola, Mileidy e poi si sarebbe tolto la vita. Ma cosa ha spinto l'imprenditore a spezzare due vite nel giro di poche ore? Ciò che sta emergendo dalle indagini è un quadro complicato, non solo nel rapporto che vi era tra i due ma anche nei contorni delle loro vite. Entrambi erano sposati, ma con altre persone con le quali sembra non avessero più rapporti. A spiegarlo è stata la 37enne, originaria dell'Uruguay e moglie di Lanati, che ieri si è presentata in caserma per chiarire la sua posizione: ai carabinieri avrebbe raccontato di vivere altrove e di non essere stata in paese né nella villetta del marito nei giorni scorsi. Anche il marito di Mileidy, un uomo italiano che vive a Milano, ha confermato di non avere contatti con la moglie da mesi. Eppure non è chiaro se le due vittime avessero o meno un rapporto sentimentale e nel caso se fosse ancora in corso: ciò che invece sembra certo è la vita che l'imprenditore 48enne conduceva.
Entrambi erano sposati con altre persone con le quali non avevano più rapporti
Da più di un anno si era trasferito da San Donato, suo paese di origine, a Borgarello, dove viveva nella villetta che ospitava spesso feste. Lo aveva fatto, aveva spiegato ad amici e parenti, per avvicinarsi al capannone, nella zona di Certosa di Pavia, dove aveva la sede operativa la sua ditta di recupero materiali ferrosi. Mileidy in quella casa ci lavorava come colf e forse con l'uomo aveva iniziato anche una relazione sentimentale, relazione che comunque non sembrava essere "esclusiva": il 48enne amava viaggiare (si recava spesso in Polonia per lavoro e ai Caraibi per piacere), amava la bella vita, tra auto sportive e feste, ma in particolare amava le donne. E forse potrebbe essere stato questo uno dei motivi che hanno scatenato il litigio avvenuto sabato sera poi sfociato nell'omicidio-suicidio. Ma il loro, come detto, era un rapporto complesso: Mileidy sembra infatti che fosse tornta a Cuba e dopo il suo rientro in Italia, non era tornata a vivere a Borgarello, sinonimo del fatto che la relazione tra lei e Lonati fosse già incrinato.
La sera dell'omicidio avrebbero litigato per una questione legata ai soldi
In questo rapporto così complesso si insedia anche una questione legata ai soldi, anche questo spesso motivo di litigio tra i due, e forse anche quella sera, quando Lonati ha deciso di dare l'ennesima festa la discussione vi era stata proprio per questo motivo. Che avessero litigato lo hanno confermato anche i presenti al party che ai carabinieri hanno raccontato di aver percepito della tensione tra i due, secondo qualcuno sembra che avessero discusso proprio perché l'uomo aveva accusato la donna di avergli sottratto, forse con l'inganno o la menzogna, dei soldi. Poi la situazione è precipitata. Gli invitati vanno via, i due continuano a discutere: prima la colluttazione, poi l'omicidio, sono circa le 3 di notte quando Lonati stringe le mani intorno al collo di Mileidy uccidendola. Alle 7, dopo circa quattro ore, un vicino lo vede uscire in sella al proprio scooter. Poi il messaggio alla sorella: "Perdonatemi per quello che ho fatto". Il suo corpo verrà ritrovato in un campo poco distante intorno alle 15 di domenica, con un colpo di pistola alla testa. Mentre la sorella e il cognato di Mileidy aspettavano la giovane per il pranzo della domenica.