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Omicidio Rosanna Belvisi, il marito conferma la confessione: “Dispiaciuto”

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano, Luigi Messina ha confermato di aver ucciso la moglie, Rosanna Belvisi, colpendola con 23 coltellate nella loro casa di via Coronelli, a Milano. L’uomo è apparso “dispiaciuto” e “pentito” per il gesto. Convalidato il fermo.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha confermato di aver ucciso la moglie, Rosanna Belvisi, colpendola 23 volte con un coltello da cucina. Anche di fronte al giudice per le indagini preliminari di Milano Roberto Arnaldi il 53enne Luigi Messina, in carcere a San Vittore per l'omicidio della moglie, ha ripetuto il racconto fatto davanti al pubblico ministero. Rosanna Belvisi è stata uccisa dal coniuge la mattina di domenica nel loro appartamento di via Coronelli a Milano, al termine di una delle tante liti che ormai da tempo costellavano il rapporto tra i due, che andava avanti da vent'anni. La moglie, secondo quanto riferito dal questore di Milano Antonio De Iesu, non aveva mai denunciato il marito, coprendolo anche quando, nel 1995, l'uomo l'aveva accoltellata alla schiena.

Il marito apparso "dispiaciuto" e "pentito"

Messina, ex guardia giurata, disoccupato e con precedenti penali, ha spiegato che tra lui e la moglie c'erano "forti tensioni" dovute ai tradimenti di lui, che aveva avuto anche un figlio da un'altra donna. Secondo quanto riferito, dopo aver confermato la sua confessione nel corso dell'interrogatorio di garanzia di questa mattina l'uomo è apparso "dispiaciuto" e "pentito" per il gesto, oltre che provato psicologicamente. Il gip ha disposto la convalida del fermo, richiesta dal pubblico ministero Gaetano Ruta che ha coordinato l'indagine: Messina resta in carcere.

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