Omicidio di Sana, i media pakistani: “Il padre ha confessato l’omicidio”
Il padre di Sana Cheema, la giovane italo-pachistana residente a Brescia morta nel suo paese d'origine lo scorso 18 aprile, avrebbe confessato l'assassinio della figlia. Lo riferiscono i media pakistani, che stanno seguendo la vicenda ormai da un mese. L'uomo, cittadino italiano come la figlia, si sarebbe fatto aiutare da uno dei figli maschi per strangolare la ragazza fino a romperle l'osso del collo.
La giovane, secondo i suoi amici, sarebbe stata uccisa dai familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato. Sana, infatti, sarebbe stata innamorata di un ragazzo italiano conosciuto a Brescia e non aveva intenzione di sposare il ragazzo scelto per lei dalla famiglia. E' tuttora indagato dalle autorità anche lo zio della giovane. Jabran Fazal, della comunità pakistana di Brescia e che aveva diffuso i risultati dell'autopsia, ai microfoni di Fanpage.it ha dichiarato: "Aveva un'agenzia di pratiche aiuto, era conosciuta e integrata in città, come la sua famiglia. Agli amici aveva detto che sarebbe tornata dopo il matrimonio, ma non sappiamo chi avrebbe dovuto sposare".