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Omicidio di piazzale Loreto, confermata la condanna a 18 anni per il 26enne Jeison

Il 12 novembre 2016 a piazzale Loreto, Milano, il 26enne dominicano Jeison Elias Moni Ozuna sparò due colpi di pistola e uccise il connazionale Antonio Raferl Ramirez per un debito di droga. I giudici della corte d’assise d’appello hanno confermato la condanna stabilita nel primo grado di giudizio.
A cura di Enrico Tata
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Per Jeison Elias Moni Ozuna i giudici della corte d'Assise d'appello hanno confermato la condanna in primo grado a 18 anni di carcere. Il 12 novembre 2016 a piazzale Loreto, Milano, il 26enne dominicano sparò due colpi di pistola e uccise il connazionale Antonio Raferl Ramirez per un debito di droga. Un terzo uomo che partecipò alla sparatoria è tuttora latitante. Quest'ultimo avrebbe colpito la vittima a coltellate.

L'omicidio avvenne a novembre 2016 quando piazzale Loreto e corso Buenos Aires, una delle strade dello shopping a Milano, erano piene di persone che passeggiavano. La lite cominciò da un barbiere, poi si spostò in piazza. Il motivo, il conto per circa mezzo chilo di droga che Ramirez aveva acquistato dai suoi due assassini. Davanti a diversi testimoni i due accoltellarono la vittima e poi gli spararono alla schiena. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini la vittima aveva aggredito i due connazionali due giorni prima davanti alla discoteca La Kalle di Rozzano, Milano. Oggi la Corte, accogliendo la richiesta del sostituto pg Massimo Gaballo, ha confermato la sentenza emessa in primo grado con rito abbreviato e quindi con uno sconto di un terzo sulla pena. Gli stessi inquirenti avevano abbassato la richiesta di pena da 30 a 17 anni e 4 mesi per la collaborazione alle indagini da parte dell'imputato. L'omicidio di piazzale Loreto innescò una discussione pubblica sulla sicurezza della città, dibattito che contribuì anche alla decisione di inviare a Milano 150 militari per sorvegliare le strade della città.

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