146 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Omicidio di Gorlago, 30 anni a Chiara Alessandri. La sorella della vittima: “Troppo poco”

Per i familiari di Stefania Crotti i 30 anni di reclusione per Chiara Alessandri sono troppo pochi: “Speravamo nell’ergastolo”, dice la sorella. Alessandri due giorni fa è stata condannata a 30 anni per l’omicidio di Stefania Crotti, la mamma uccisa e bruciata mentre agonizzava a Gorlago, in provincia di Bergamo un anno e mezzo fa. La Alessandri, 44 anni e madre anche lei di tre figli, era sposata con un uomo rimasto invalido da cui si era poi separata. Nel 2018, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, aveva avuto per alcuni mesi, una relazione col marito di Stefania, Stefano Del Bello. La Procura aveva chiesto l’ergastolo. La condanna a 30 anni è il massimo della pena per il rito abbreviato.
A cura di Pierluigi Frattasi
146 CONDIVISIONI
Chiara Alessandri (a sinistra) e Stefania Crotti, la mamma uccisa e bruciata a Gorlago.
Chiara Alessandri (a sinistra) e Stefania Crotti, la mamma uccisa e bruciata a Gorlago

Per i familiari di Stefania Crotti i 30 anni di reclusione per Chiara Alessandri sono troppo pochi: "Speravamo nell'ergastolo", dice la sorella. Alessandri due giorni fa è stata condannata a 30 anni per l'omicidio di Stefania Crotti, la mamma uccisa e bruciata mentre agonizzava a Gorlago, in provincia di Bergamo un anno e mezzo fa. La Alessandri, 44 anni e madre anche lei di tre figli, era sposata con un uomo rimasto invalido da cui si era poi separata. Nel 2018, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, aveva avuto per alcuni mesi, una relazione col marito di Stefania, Stefano Del Bello. È accusata di omicidio premeditato e distruzione di cadavere. La Procura, con il pubblico ministero Teodoro Catananti, aveva chiesto l'ergastolo. La condanna a 30 anni è il massimo della pena per il rito abbreviato.

I familiari della vittima: “Speravamo nell'ergastolo”

“Speravamo nell'ergastolo e ci speriamo ancora in appello”, ha commentato a caldo la sorella di Stefania, Loretta Crotti: “Sarebbe stata la pena giusta”. “Mia sorella respirava ancora” e “una bambina è rimasta senza mamma. Ma è stato possibile chiedere il rito abbreviato ed è stato dato il massimo che si poteva. In questo sistema giudiziario la vittima è sempre più vittima”. La morte di Stefania avvenne il 17 gennaio 2019. Per i giudici, Alessandri avrebbe attirato Stefania nel suo garage con una scusa, facendole recapitare un bigliettino d'invito per una finta festa a sorpresa organizzata dal proprio marito, col quale stava cercando di ricucire. Una volta giunta nel garage, però, la Crotti sarebbe stata colpita violentemente alla testa con un martello. Colpi che però non sarebbero stati fatali, ma l'avrebbero solo tramortita. Secondo l'autopsia, infatti, Stefania era ancora viva quando il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme in un terreno di Erbusco, in provincia di Brescia, dove era stata trasportata in auto.

146 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views