Omicidio dell’ex pornostar Federica Giacomini, il compagno condannato in via definitiva a 30 anni
È stato condannato in via definitiva a 30 anni di carcere Franco Mossoni, ritenuto colpevole di aver ucciso la fidanzata, Federica Giacomini, nel 2014. La donna, ex pornostar conosciuta nell'ambiente col nome di Ginevra Hollander, fu colpita innumerevoli volte a martellate sulla testa e il suo corpo, dopo due giorni, fu poi messo in un baule e gettato nel lago di Garda. L'uomo dovrà dunque scontare una pena di 20 anni, in carcere, più altri 10 anni in una struttura di recupero. In sede di processo infatti, a Mossoni, è stata riconosciuta una semi-infermità mentale, cosa che gli ha evitato una condanna all'ergastolo.
L'omicida tenne il corpo di Federica in casa per due giorni prima di gettarlo nel lago
Stando a quanto ricostruito durante le indagini Mossoni che aveva capito che la donna lo avrebbe lasciato di lì a poco aveva escogitato il piano che comprendeva prima l'uccisione di Federica che all'epoca viveva con lui in una casa in un appartamento di Corrubbio di Negarine, frazione di San Pietro in Cariano in provincia di Verona, e poi l'occultamento del cadavere. Il 60enne che si trova oggi rinchiuso nel carcere di , dopo aver pregato per due giorni affinché il cadavere della compagna tornasse in vita, come dichiarato ai giudici, avrebbe poi avvolto il corpo di Federica nel cellophane e poi posto in un baule, gettato nel lago di Garda grazie all'aiuto di un barcaiolo, risultato estraneo ai fatti.