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Omicidi in corsia, condannata a 30 anni l’infermiera Taroni: ha ucciso il marito e la madre

Arriva la prima sentenza per il caso delle morti in corsia all’ospedale di Saronno. Laura Taroni è stata condannata a 30 anni, mentre il suo complice e amante, il medico Leonardo Cazzaniga, è stato rinviato a giudizio.
A cura di Enrico Tata
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Trent'anni di carcere per l'omicidio della madre, Maria Rita Clerici, e del marito, Massimo Guerra. Arriva la prima sentenza per il caso delle morti in corsia all'ospedale di Saronno. Laura Taroni, infermiera del pronto soccorso, è stata condannata oggi dai giudici del tribunale di Busto Arsizio, che hanno accolto la richiesta della procura. Il suo complice, l'amante e medico Leonardo Cazzaniga, in passato vice direttore dello stesso pronto soccorso, è stato rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio per nove morti sospette in ospedale e per l'omicidio, in concorso con l'amante, del marito e della madre della Taroni. Il medico è accusato anche della morte del suocero di lei, Luciano Guerra. Per quest'ultimo caso l'infermiera, giudicata con il rito abbreviato, è stata assolta su richiesta dei pm.

"Rispetto a una vicenda processuale come questa e una misura cautelare in essere era un rinvio a giudizio atteso. Ci sarà finalmente una Corte D'Assise dove cercheremo di capire perché sono morti questi pazienti e se mai Cazzaniga volesse ucciderli o fare altro", ha commentato l'avvocato Ennio Buffoli, difensore di Cazzaniga.

Cazzaniga e Taroni, la coppia diabolica

Il medico di Saronno si faceva chiamare "l'angelo della morte" ed è accusato di aver provocato la morte di nove suoi pazienti soprattutto anziani. A loro somministrava quello che lui chiamava "protocollo Cazzaniga", cioè un mix letale di farmaci che doveva ‘accompagnare alla morte' i pazienti. In una delle trascrizioni delle intercettazioni tra i due, Taroni diceva: "Dobbiamo trovare qualcuno su cui provare il taser, ci ho pensato tutto il giorno. Sì, bisogna trovare qualcuno su cui provarlo… un vecchio indementito". E Cazzaniga: "…altro che! Come dire, perdonami il paragone: altro che l’omicidio di tuo marito. Questo è un deserto morale che prevederebbe uno sterminio…".

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