Nuovo San Siro, il Comune ora chiede 150 milioni per il Meazza (ma le volumetrie non cambiano)
Il Comune di Milano alza l'asticella e raddoppia il prezzo per San Siro: da 70 milioni di richiesta iniziale, ora ne vuole 150. È questo il principale sviluppo della questione relativa al nuovo stadio di San Siro, fortemente voluto da Inter e Milan, che chiedono il conseguente abbattimento dell'attuale Meazza. Ma a dispetto dell'aumento del prezzo, l'amministrazione non cede sulla concessione delle volumetrie per la nascita del nuovo impianto. I due club milanesi continuano a chiedere un totale di 180mila metri cubi mentre il Comune è fermo ai 95mila previsti dal pgt. Poco più della metà.
Distanza sulle volumetrie, in settimana nuovo incontro
Il raddoppio del prezzo del Meazza e delle aree ad essi adiacenti è stato svelato dal "Corriere della Sera". Dei 150 milioni richiesti, 100 sarebbero per l'area in sé mentre 50 per lo stadio. La cifra definitiva per la concessione del diritto di superficie per i prossimi 99 anni, comunque, non spaventerebbe Inter e Milan, che sono già pronte ad accettare. Con gli 80 milioni di spesa prevista in più, l'investimento totale di Elliot e Suning per il nuovo impianto e i centri commerciali e le altre strutture che sorgerebbero in zone limitrofe, ammonterebbe a oltre un miliardo e trecento milioni di euro.
Secondo quanto riporta "Calcioefinanza.it", l'ok sarebbe arrivato durante un incontro avvenuto nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, quando l'assessore al Bilancio Roberto Tasca ha incontrato rappresentanti delle due società. Mentre non si smuove ancora la situazione attorno alla questione delle volumetrie. Il Comune si è sempre detto disposto a trattare, ma sinora, a fronte di una richiesta da parte dei club di 180mila metri cubi, l'amministrazione è ferma a 95mila. Sempre secondo il quotidiano online specializzato in finanza, sul finire di questa settimana potrebbe andare in scena un nuovo incontro. Al summit, è prevista la presenza dell'assessore al Bilancio Roberto Tasca, dell'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran, dell'assessore allo Sport Roberta Guaineri e del presidente del Milan Paolo Scaroni e dell'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello.