Nuovo blitz della Digos al Giambellino: perquisizioni e controlli ai No Expo
Un nuovo blitz contro presunti appartenenti all'area No Expo è stato portato a termine mercoledì mattina a Milano. La polizia è intervenuta nel quartiere Giambellino, già sede di un'operazione condotta martedì all'alba al termine della quale erano state trovate e sequestrate mazze, fionde, martelletti e il necessario per fabbricare molotov. Le indagini sono condotte dalla Digos che ha effettuato perquisizioni e controlli in spazi occupati abusivamente. Al termine del blitz di martedì sono state denunciate a piede libero 26 persone, tra cui 20 stranieri, per il possesso di "armi e oggetti atti a offendere", mentre un tedesco, nella cui auto è stato rinvenuto il materiale per fabbricare le molotov, è stato arrestato con l'accusa di "possesso di materiale esplodente". Come scritto dal Corriere, i giudici non hanno però firmato il provvedimento di allontanamento dallo Stato italiano chiesto per 4 degli stranieri denunciati, autori di "comportamenti che costituiscono minaccia concreta e attuale all’ordine pubblico".
Proprio tre di questi stranieri, di nazionalità tedesca, sono stati trovati dagli agenti della Digos di nuovo all'interno di abitazioni occupate abusivamente. Durante le perquisizioni sono state trovate altre maschere antigas, mazze ferrate e materiale necessario per fabbricare molotov. I tre tedeschi e nove italiani sono stati accusati di occupazione abusiva. Interrogato sull'argomento, il presidente della Regione Lombardia ha detto che "un po’ di preoccupazione c’è, anche se so che la questura di Milano sta lavorando duramente". Il governatore ha inoltre criticato la decisione di non convalidare l’espulsione degli antagonisti denunciati martedì, anche se si è detto "certo che tutto sarà sotto controllo".
Quindici francesi espulsi dall'Italia: ma per l'Expo ci saranno
Dopo il nuovo blitz i giudici sono tornati a esprimersi sulla permanenza degli stranieri fermati nel nostro Paese. Contro 15 francesi, non identificati dopo 24 ore, il prefetto ha emesso un decreto di espulsione ordinario e non urgente, che deve avvenire entro 10 giorni. I giovani quindi, potranno essere ancora in Italia, liberi, in occasione della manifestazione No Expo del primo maggio. Si attende invece un pronunciamento dei magistrati sui tre tedeschi nuovamente fermati.